Perugini (Partito Comunista): “Vicina ai lavoratori dell’Argenta”

Monica Perugini
Monica Perugini del Partito Comunista

MANTOVA – Da Monica Perugini, del Partito Comunista, arriva un messaggio di vicinanza ai lavoratori della sede mantovana dell’Argenta. L’azienda a causa della riduzione del lavoro, vuole trasferirne 70.

Ancora una volta sono i lavoratori a dover pagare il prezzo della crisi, visto che non sembra che la trattativa sindacale possa  andare a buon fine. Come troppo sovente avviene, la direzione dell’azienda, dopo l’iniziale silenzio alle domande sindacali, non ha mostrato intenzione di raggiungere compromessi.

E’ inammissibile che i lavoratori mantovani per conservare il posto  di lavoro, siano costretti a trasferirsi a Milano, anche perché se il lavoro esiste a Milano non si capisce perché non debba esserci a Mantova. Risulta evidente che, in presenza della crisi economica,  l’azienda non intende operare nessuna riorganizzazione a favore del mantenimento del posto di lavoro dei dipendenti mantovani ma vuole difendere solo gli interessi imprenditoriali e a tal proposito, la resistenza del sindacato appare debole.

Da comunisti ribadiamo come simili situazioni non possano proseguire anche perché non si tratta di casi isolati:  a dispetto, della propaganda del governo, infatti, le condizioni delle classi popolari che sempre più vaste e numerose, sono sempre peggiori. Nel ribadire come i comunisti  siano sempre dalla parte dei lavoratori e  che quindi sosterremo ogni lotta e rivendicazione per ottenere risultati utili, ricordiamo che questo modello sociale non può proseguire oltre, se non danneggiando irrimediabilmente tutti coloro che vivono del proprio lavoro e i diritti conquistati con le lotte.

Occorre una società socialista, che garantisca lavoro, dignità, diritti a tutti coloro che vivono del proprio lavoro. Il capitalismo per le classi popolari non ha certo conseguito successi ma, al contrario, si è sempre risollevato dalle crisi, facendone pagare il prezzo ai lavoratori: nessuna mediazione ha portato miglioramenti alle condizioni di vita delle classi popolari, anzi  ha indebolito il movimento di lotta e sindacale e svuotato la rappresentanza politica delle sinistre.

Solo i comunisti e la loro coerenza potranno essere determinanti nella lotta dei lavoratori, sconfiggendo il liberismo e sostituendolo con una società giusta, la società socialista”.