Piace il Comitato contro il premierato e l’autonomia differenziata: sala gremita e tante adesioni

In foto l'incontro del 7 giugno contro il premierato e l'autonomia differenziata

MANTOVA – Gremita la sala Motta nella Camera del lavoro di Mantova, giovedì scorso, per
l’incontro tra le associazioni e i cittadini che stanno riflettendo sulla possibilità di costituire un comitato contro il premierato e l’autonomia differenziata. Anpi provinciale di Mantova ha introdotto l’incontro sottolineando “l’urgenza di tener conto che alla Camera e al Senato sono in esame, parallelamente, i due disegni di riforma che stravolgeranno il volto della Repubblica “una e indivisibile”: la legge sul premierato – attualmente in votazione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato – e il disegno di legge sull’autonomia differenziata, ddl 1665 Calderoli, già passato al Senato, e ora in corso di discussione alla Camera”.
La lectio magistralis tenuta dal professor Mario Ricciardi dell’università Alma Mater di Bologna, secondo gli organizzatori, “è stata particolarmente vicina alle necessità dell’utenza e delle persone presenti, mettendo a fuoco le problematicità che le riforme sul premierato e sull’autonomia differenziata possono portare e accentuando la necessità di propositività alternative per evitare che la realtà politico-sociale possa arrivare a modificare e trasformare la Repubblica democratica una e indivisibile”.
Poi è stato il momento delle domande dal pubblico: tutte molto precise, dimostrando quanto i cittadini presenti fossero informati e attenti alla problematica proposta. Alla fine dell’incontro parecchie persone hanno aderito al costituendo comitato contro l’autonomia differenziata e di premierato e alcuni di questi hanno dato la propria adesione a nome delle associazioni che rappresentano.
“In futuro – fanno sapere i promotori – verranno fissati incontri per mettere a fuoco strategie di intervento per informare, per difendere la Costituzione, per creare coscienze civili e soprattutto per evitare che la nostra Repubblica democratica, una e indivisibile si trasformi in una Repubblica autocratica”.

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