Lombardia: approvate nuove misure per il contenimento ed eradicazione delle nutrie

Quasi 5 mila nutrie catturate nel pegognaghese. L'assessore Caramaschi:

MANTOVA – La Regione Lombardia ha approvato le nuove misure di contenimento ed eradicazione delle nutrie per garantire una maggiore sicurezza ambientale.

Gli elementi di novità più importanti contenuti nel progetto di legge sono i seguenti:

– valorizzazione del ruolo degli Enti locali, Comuni, Province e della Città metropolitana nella gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento delle nutrie;
– ampliata la platea di coloro che possono intervenire nelle azioni di contenimento ed eradicazione di questa specie quali gli operatori dei consorzi irrigui e di bonifica;
– razionalizzazione della gestione delle carcasse degli esemplari abbattuti, a mezzo di sotterramento in caso di numero di capi limitato, a seconda delle condizioni dell’habitat;
– monitoraggio delle popolazioni di nutria presenti sul territorio e trasmissione dei dati raccolti alla Giunta regionale e alla competente Commissione consiliare;
– effettuazione, a campione, di controlli veterinari sulle carcasse e su esemplari vivi, finalizzati alla zooprofilassi e alla prevenzione delle malattie trasmissibili all’uomo.

“Votiamo una legge necessaria – ha commentato il Consigliere dell M5S Andrea Fiasconaro –  che va nella giusta direzione. Come Movimento Cinque Stelle ci siamo battuti affinché, all’interno di questa proposta, fossero erogati maggiori fondi per gli enti locali e fossero implementati tutti i metodi a disposizione per il contenimento dell’animale.
Il tema delle risorse è centrale. Regione Lombardia ha stanziato solo cinquecento mila euro, da riconfermare ogni anno. Stanziamento che, a nostro avviso, andrebbe almeno raddoppiato. Motivo per cui oggi è stata persa un’occasione. Il Consiglio può approvare anche la migliore legge del mondo, ma senza soldi resterà su carta. Come M5S abbiamo insistito affinché gli enti locali, troppo spesso lasciati soli ad affrontare le problematiche sia organizzative che di gestione, potessero ottenere un maggiore supporto economico da Regione Lombardia. Purtroppo, Regione Lombardia non ha voluto assecondare le nostre richieste.
Oggi la questione relativa al contenimento delle nutrie, in virtù degli ingenti danni all’agricoltura e delle problematiche anche ambientali, deve essere affrontata in maniera pragmatica. L’abbattimento però non può essere considerata l’unica soluzione. Per contenere le nutrie occorre mettere in campo tutte le azioni possibili, anche quelle non cruente come, ad esempio, l’utilizzo di reti metalliche sugli argini dei fiumi o quelle volte ad evitare la proliferazione dell’animale. In tal senso è stato approvato un mio ordine del giorno, che invita la Giunta a impegnarsi nell’utilizzo di tutti i metodi a disposizione. Affinché possano avere successo tali iniziative devono poi essere coordinate sia fra Comuni che fra Regioni confinanti. Solo un’azione coordinata, unita all’erogazione di maggiori risorse, può portare a una duratura soluzione del problema”.

A fargli eco le parole della consigliere mantovana della Lega, Alessandra Cappellari:“Le nutrie in Lombardia stanno generando danni incalcolabili, anche nel Mantovano, alle aziende agricole e alle arginature dei corpi idrici in cui costruiscono le tane, rischiando di contaminare i cicli produttivi dei nostri prodotti agroalimentari. Questo roditore alloctono rappresenta, inoltre, un pericolo per l’uomo perché i tunnel che scava causano cedimenti degli argini e dei terreni e, di conseguenza, anche delle strade limitrofe. La Lombardia – ricorda Cappellari – fu la prima Regione a dotarsi di una disciplina ad hoc (la legge regionale n. 20), che già nel 2002 anticipava i tempi prevedendo la necessità di contenere ed eradicare la nutria dal territorio lombardo.

Si stimano, infatti, più di 17 milioni di euro di danni, causati da almeno 2 milioni di nutrie – sottolinea Cappellari. I numeri sono stati forniti da Coldiretti in base alle stime dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che confermano, inoltre, come questi animali hanno un tasso di riproduttività elevatissimo, soprattutto, nella parte meridionale della Lombardia, in particolar modo nelle provincie di Mantova, Lodi, Pavia e Cremona.

Bene, quindi, l’approvazione di questo testo che va nella direzione di una maggior efficacia, efficienza ed economicità nella gestione della nutria, azioni che andranno in primis a vantaggio dell’ambiente agricolo nonché della sicurezza di tutta la collettività”

E infine sono arrivale parole della consigliera del Pd, Antonella Forattini: “Quella di oggi è l’ennesima modifica normativa a una legge che, dopo vent’anni, ha dimostrato di non affrontare con efficacia il serio problema delle nutrie sui nostri territori. Per questi motivi, abbiamo chiesto di mettere maggiori risorse per supportare i piani regionali e puntare su azioni sperimentali, individuando territori specifici come hanno fatto altre regioni d’Europa”, lo fa sapere Antonella Forattini, consigliere regionale del Pd, a margine delle modifiche alla legge sul contenimento delle nutrie discussa oggi in Consiglio Regionale.
“Negli anni Regione Lombardia ha stanziato tra i 100mila e i 525mila euro annui, con una parentesi nel 2017, quando non erano state stanziate risorse. Visti i risultati, è evidente a tutti che si tratta di cifre insufficienti e che anche stavolta si rischia di fare un buco nell’acqua. Per questo avevamo chiesto di stanziare un milione di euro, ma la nostra proposta non è passata”.
“Tuttavia, siamo favorevoli alle modifiche apportate, in quanto vanno nella direzione di una maggiore azione da parte degli operatori e degli enti locali interessati, a partire dal coinvolgimento delle ditte private di Pest Control che, ci auguriamo, possano vedere il nostro territorio tra le aree di sperimentazione”.