MANTOVA – “Confidiamo nel fatto che il Ministro De Micheli non avesse abbastanza spazio nelle slide, poichè nel ‘Piano delle infrastrutture e dei trasporti per un’Italia ad Alta velocità ferroviaria, aerea e marittima’ denominato #ItaliaVeloce, mancano totalmente i Ponti sull’asta del Po“, commentano i portavoce M5S Alberto Zolezzi e Andrea Fiasconaro. “Tra i progetti, stimati in 196miliardi di cui 130 disponibili – prosegue – ci sono strade, autostrade, porti, ma non sono considerati prioritari per la provincia mantovana, infrastrutture come il nuovo ponte di Casalmaggiore o quello di Ostiglia, quest’ultimo era stato inserito, durante il mandato di Toninelli, tra le opere prioritarie nella futura programmazione Anas, e in generale i ponti sul Po”.
Rabbia anche per il raddoppio ferroviario Piadena-Mantova per cui “non è ancora stato nominato il Commissario, che avrebbe potuto e potrebbe ancora accelerare i tempi d’esecuzione dei lavori. Dobbiamo inoltre rilevare lo stallo assoluto per gli interventi di riqualificazione e velocizzazione della SS10 con il coinvolgimento di ANAS. Speriamo di sbagliarci, ma questo è un piano che sembra non voler affrontare tutte le problematiche che invece sono prioritarie per il nostro territorio. Nel Piano Italia Veloce, ancora una volta troviamo al primo posto il TAV Torino-Lione – Continuano Zolezzi e Fiasconaro -. Nessun cambio di visione; basti pensare al 1° lotto del Ti.Bre Autostradale, che tanto piace ai sostenitori della fantomatica autostrada Cremona-Mantova (che prosciugherebbe tutti fondi Regionali disponibili per la nostra Provincia), e purtroppo nessun accenno, al contrario, al Ti.Bre Ferroviario, che porterebbe con sè la riqualificazione della linea Brescia Parma, che ancora ad oggi vede circolare treni a diesel vecchi di 40 anni. Nessun accenno ad altre opere strategiche per la nostra provincia come la tangenziale di Goito sulla quale lo stesso Ministro De Micheli si era impegnata a valutare forme di intervento dirette del suo Ministero, come accordi di programma per la sua realizzazione”. Necessario, dunque per il M5S includere nel dibattito amministratori, ex amministratori, comitati e associazioni di cittadini “che a nostro parere, sono molto preoccupati per i contenuti di questo piano”: