Picchia la moglie e la spinge contro una porta a vetri che si frantuma ferendola. Arrestato dalla Polizia

Picchia la moglie e la spinge contro una porta a vetri che si frantuma ferendola. Arrestato dalla Polizia

MANTOVA – Un nuovo episodio di “codice rosso” in città caratterizzato da una violenza estrema.
Oggi all’alba gli agenti della Squadra Volante della Polizia, sono intervenuti d’urgenza in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo nei pressi dello stadio “Martelli”. L’allarme era arrivato al 118 i cui sanitari, una volta entrati nell’abitazione, avevano trovato e soccorso una donna di 33 anni di origine nigeriana con profonde ferite da taglio alle braccia e vistosi ematomi.
Ai poliziotti, entrati nell’appartamento, è apparsa una scena definita sconcertante.
Oltre al disordine, comune a episodi di violente liti in famiglia, gli agenti hanno visto subito la vistosa presenza di tracce di sangue: impronte di mani sulle pareti e orme sul pavimento. Su un tavolo, adibito a fasciatoio, il telo protettivo era anche questo intriso di sangue e lo stesso, nei pressi della cucina, la porta a vetri che era in frantumi.
Il contesto era così preoccupante da richiedere l’intervento degli agenti della Scientifica per i rilievi.
In casa c’era il compagno della donna, un 33enne incensurato anche lui di origine nigeriana, con in braccio il figlio di pochi mesi. Questi in assenza della vittima, ha riferito di una caduta autonoma della donna inciampando accidentalmente, cosa non compatibile però con il quadro che gli agenti avevano di fronte.
Per questo motivo hanno accompagnato l’uomo in Questura in attesa del termine dell’intervento chirurgico al quale la donna è stata sottoposta d’urgenza. Il referto medico parla per lei di una prognosi di 25 giorni.
Quest’ultima poi ha riferito che la sera precedente, dopo esser rincasata, aveva iniziato un acceso diverbio con il compagno che era durato sino all’una di notte, allorché stremata, si era addormentata. Intorno alle tre l’uomo l’ha però violentemente svegliata e ha iniziato a picchiarla sul ventre e sulla schiena con una bottiglia di plastica piena d’acqua (un oggetto contundente di oltre un chilo di peso).
E’ riuscita a fuggire dalla stanza matrimoniale ma è stata raggiunta in corridoio e spinta contro la porta a vetri della cucina, che è andata in frantumi provocandole ferite da taglio su varie parti del corpo.
Al termine della ricostruzione dei fatti, pertanto, il 33enne è stato arrestato per lesioni personali dolose aggravate per l’essersi svolte alla presenza di un minore e all’interno dell’ambito familiare. Il neonato è stato affidato alle cure dei Servizi Sociali in attesa di poter riabbracciare la mamma.
Il Questore Paolo Sartori inoltre ha dato disposizioni all’Ufficio Immigrazione della Questura di avviare in via d’urgenza il Procedimento amministrativo finalizzato a procedere all’espulsione dal territorio nazionale dell’uomo., con trasferimento coatto nel Paese di provenienza, una volta scontata la pena inflittagli.