Più posti letto nelle rsa mantovane: emendamento di Bulbarelli (Fdi) in Consiglio Regionale

MANTOVA – Incrementare il numero dei posti letto nelle strutture sanitarie, nelle rsa e nei centri diurni della provincia di Mantova: è questa la battaglia portata avanti del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paola Bulbarelli, che ha presentato un emendamento sul tema, molto sentito nel nostro territorio, in Consiglio Regionale.

“Durante la discussione in Consiglio regionale del Piano Socio Sanitario Regionale che traccia le linee strategiche per la sanità lombarda del futuro per tutelare il benessere dei nostri cittadini, ho presentato un emendamento, sottoscritto da tutte le forze politiche di maggioranza, che prevede la ridefinizione delle unità di offerta nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e nei Centri Diurni Integrati per rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione anziana e fragile, in particolare nelle aree con una disponibilità di posti letto inferiore alla media regionale. La proposta emendativa pone l’accento sulla necessità di  una progressiva contrattualizzazione delle unità di offerte accreditate per allineare il fabbisogno e riequilibrare i posti letti nei diversi territori, compatibilmente con le risorse disponibili a bilancio, e pur in un contesto più ampio di indirizzi regionali che prevedono la piena integrazione dei diversi assetti erogativi nel percorso di presa in cura, dalle cure ospedaliere fino all’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)”.

“Il Piano Socio Sanitario Lombardo è uno strumento complesso, che ha visto il contributo di molti portatori di interessi. In particolare, l’invecchiamento della popolazione in Lombardia rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario e assistenziale”, ha commentato a margine il consigliere Bulbarelli. “In particolare, nell’ambito di quattro macroaree: terapia del dolore, malattie rare, cura del servizio di psicologia delle cure primarie e valorizzazione professioni sanitarie, abbiamo indicato la via da perseguire per i prossimi anni, affinché prevenzione e sostenibilità economica dell’intero sistema vadano di pari passo. L’attenzione ai più fragili, ai familiari dei pazienti ed alle cure a domicilio sono alcuni degli elementi fondamentali nella transizione da un modello del curare al prendersi cura, con una gradualità di approccio multidisciplinare e nuovi servizi, fra cui la telemedicina”.

“In tema disabilità, mi preme sottolineare, che abbiamo consegnato all’Aula un testo programmatico strategico che per la prima volta prevede un’attenzione all’educazione ed integrazione emozionale della componente affettiva e sessuale delle persone con disabilità nella realizzazione di un progetto di vita personalizzato, questo grazie ad un emendamento che ho presentato in fase istruttoria e che è stato approvato all’unanimità”, conclude Bulbarelli.