Pnrr e rigenerazione urbana, Forattini (Pd): “Nord penalizzato, bocciati 7 comuni mantovani”

ROMA – I criteri con i quali vengono ripartiti i fondi per i progetti di rigenerazione urbana legati al Pnrr sono discriminatori nei confronti dei comuni sotto i 15 mila abitanti situati nel Centro e nel Nord del Paese. Servono dei correttivi per riequilibrare l’assegnazione dei fondi”. Lo denuncia la deputata mantovana del Partito Democratico Antonella Forattini che ha depositato, come prima firmataria, un’interpellanza al Ministro dell’interno, al Ministro dell’Economia e Finanze e al Ministro della transizione ecologica sulla graduatoria del Bando per la Rigenerazione Urbana con fondi del Pnrr che ha, di fatto, penalizzato i progetti presentati da moltissimi Comuni (come ha riferito anche l’Anci) ed escluso del tutto varie regioni del nord tra cui la Lombardia.

“Tra i criteri per la selezione dei progetti, c’è quello che fa riferimento all’indice di vulnerabilità sociale e materiale definito dall’Istat. – spiega Forattini – Questo ha, però, penalizzato migliaia di Comuni che hanno elaborato ottimi progetti di rigenerazione urbana e intere regioni del nord Italia perché considerate meno svantaggiate. Ne è prova l’ultimo decreto del 19 ottobre a firma del capo del dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale. I 300 milioni a disposizione per questa tranche di finanziamenti sono andati a comuni appartenenti a sole cinque regioni del Sud. Completamente a bocca asciutta tutti gli altri, tra cui la Lombardia che aveva presentato complessivamente 697 progetti. Bocciati, quindi, anche quelli presentati dai Comuni mantovani: Borgo Mantovano, Borgo Virgilio, Canneto sull’Oglio, Guidizzolo, Marcaria, Roverbella e San Benedetto Po”.

“L’indice di vulnerabilità sociale adottato è già stato più volte segnalato dall’Anci come non rispondente alla realtà dei territori, causando l’esclusione dall’assegnazione delle risorse di intere regioni del Paese e di Comuni che hanno elaborato progetti di valore e disparità che appaiono incomprensibili anche all’interno dei medesimi territori”.

“Nella mia interpellanza – conclude Forattini – ho chiesto, quindi, ai Ministeri competenti di intervenire, ritenendo fondamentale stanziare ulteriori risorse per garantire lo scorrimento delle graduatorie e la realizzazione della gran parte dei progetti già dichiarati ammissibili rispondendo alle esigenze di tutti i territori regionali. Chiedo, poi, di prendere in considerazione una rimodulazione del criterio dell’Indice di vulnerabilità sociale e materiale e quello di una effettiva ed equilibrata ripartizione territoriale dei finanziamenti tra tutte le aree del Paese: Nord, Sud e Centro”.