Poggio Rusco, macchinista soccorre capotreno molestata da quattro giovani e lo riempiono di botte

Aggressione sul treno,

POGGIO RUSCO – E’ accorso per soccorrere una giovane capotreno che era appena stata insultata e molestata da quattro giovani stranieri. E per questo è stato riempito di botte.
Aggressione violenta questo pomeriggio in stazione a Poggio Rusco.
Vittima un macchinista il quale ha raccontato quanto accaduto al sindacato Fit-Cisl dell’Emilia-Romagna che ha subito denunciato l’accaduto con una nota parlando di “vera emergenza sicurezza sui treni”
Secondo il sindacato, la giovane capotreno, si sarebbe accorta di alcune “situazioni anomale” nelle carrozze tra cui la continua accensione e spegnimento dell’aria condizionata e l’apertura dei finestrini bloccati. Una serie di situazioni che potevano essere causate solo da qualcuno in possesso della chiave tripla in dotazione unicamente al personale delle ferrovie, e così ha deciso di effettuare dei controlli “notando quattro giovani armeggiare con una chiave tripla.
“Con calma e pazienza la donna ha cercato di dissuadere i malintenzionati, spiegando la pericolosità di quegli atti, ma purtroppo le uniche risposte sono state ingiurie e palpeggiamenti”.
Attirato “dalle urla della ragazza, accerchiata e derisa dai quattro stranieri”, il macchinista è uscito dalla vicina cabina di guida per aiutarla, ma “è stato massacrato di calci e pugni, con uno dei quattro aggressori che si è introdotto persino nella stessa cabina per cercare di rubargli il cellulare“. L’uomo aveva infatti appena tentato di utilizzarlo per chiamare i carabinieri. Poi è stato colpito in fronte da uno dei giovani. Finendo a terra, gli si è rotto il cinturino dell’orologio che è stato rubato dagli stessi aggressori i quali si sono subito dati alla fuga.

Scattato l’allarme, sul posto sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Gonzaga e i sanitari del 118 che hanno provveduto a soccorrere il macchinista e a trasportarlo all’ospedale di Pieve di Coriano per i traumi e le contusioni riportate durante l’aggressione.

Più tardi si verrà a sapere che c’è stata una denuncia poche ore prima perchè una chiave tripla identica a quella utilizzata dagli aggressori era stata rubata a Milano.

I Carabinieri hanno aperto subito le indagini per scoprire i responsabili dell’aggressione.

Disagi per i viaggiatori, che sono stati trasferiti su un altro convoglio che ha poi proseguito verso la stazione di Bologna

“La situazione non è solo critica, anzi ribadisco per l’ennesima volta che si tratta di una vera e propria emergenza. Capitreno e personale sono terrorizzati e allo stremo”, dichiara  Aldo Cosenza, segretario regionale Fit Emilia Romaga, così come riporta l’Agenzia Dire.  “La vera soluzione per il problema aggressioni riguarda le infrastrutture e non ci stancheremo mai di chiedere a tutte le parti in causa (Rfi, Regione e aziende) che l’accesso ai binari delle stazioni, e quindi ai treni, avvenga solo con il biglietto. Otto aggressioni su 10 non ci sarebbero più. Bisogna installare i tornelli, ma non solo, anche porte che si aprono solo con l’inserimento del codice del biglietto. Nelle piccole stazioni, ad esempio, si può cominciare a chiudere l’accesso ai binari con reti metalliche e predisporre una sola porta per l’ingresso”, conclude il sindacalista Cisl.