Polesine rivuole l’ufficio postale dotato anche di bancomat

Polesine rivuole l'ufficio postale dotato anche di bancomat

POLESINE (Pegognaga) – «L’obiettivo non dichiarato, ma evidente, é la chiusura definitiva dell’ufficio postale di Polesine. Quindi vogliono far morire il nostro paese», afferma arrabbiato un residente mentre appone la firma alla petizione per la riapertura. Nelle mattinate di ieri ed oggi, domenica 21, maggioranza e minoranza consiliari hanno unito le forze, allestendo un gazebo in prossimità dell’edificio postale, per una raccolta firme, che verranno inoltrate in prefettura oltre che presso la direzione amministrativa PT di Mantova. «Per Polesine si tratta di una vera e propria battaglia di vita», sottolinea con convinzione una donna.
«Proprio così!» sottolinea Aldo Bettegazzi, maestro del lavoro, personaggio molto noto per l’attivismo sociale che esplica per la propria comunità e per le fasce deboli di tutta Pegognaga. Riprende «Dopo la chiusura della scuola elementare, dopo quella della scuola materna comunale (decise entrambe dall’amministrazione comunale dell’epoca, n.d.r.), se ora si mette in atto anche la chiusura dell’ufficio postale é chiara l’intenzione di voler far morire la nostra comunità. Cosa decisamente assurda, primo perché Polesine come tutti i paesi rurali per ogni operazione si appoggia eminentemente alle poste; alle quali, secondo, perché la quasi totalità dei residenti, operai ed anziani, affidano tutti i propri risparmi».
«V’é di più – interviene un firmatario – molti da Suzzara, Pegognaga, Gonzaga, vengono a Polesine per non fare la coda in quelle poste. Perciò quest’ufficio si mantiene ampiamente, tenuto pure conto che da anni ormai é estremamente comodo per industrie e artigiani siti nella nostra z.a.i.» Ancora Battegazzi «Alla lettera che abbiamo spedito qualche settimana fa la direzione PT ha risposto che non esistono le condizioni di sicurezza. Giustificazione infondata, perché se le raffrontiamo alle poste di Brusatasso e Villa Saviola, quelle di Polesine sono decisamente superiori».
Fulvio Renusi, capogruppo di minoranza consiliare «L’iniziativa di oggi é un grande evento sociale, essendo la prima manifestazione unitaria per far si che tutta Pegognaga si mobiliti per la riapertura delle poste di Polesine. A chiudere quest’ufficio, PT ci aveva provato già anni fa. Allora la mobilitazione di firme aveva fatto desistere i vertici. Ma ora PT coglie l’emergenza Covid per metterne in atto la soppressione definitiva».
Manuela Tirelli, assessore al bilancio e alla pubblica istruzione, presente e firmataria «Privare un paese, come Polesine, delle poste, significa volergli togliere un servizio fondamentale per la crescita della comunità. Perciò siamo decisi ad esperire ogni via per ottenerne non solo la riapertura, ma per far si che la direzione PT doti l’ufficio anche di bancomat: altro servizio indispensabile non foss’altro per la vicina zona z.a.i».

Riccardo Lonardi

 

 

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