Politica agricola, “Bene nuovi orientamenti europei” Coldiretti: “Salvare autonomia Pac”

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Cambio di passo dell’Unione Europea nella visione agricola che pare non più condizionata dall’ideologia, ma più vicina a molte battaglie messe in campo più volte dagli agricoltori.

COLDIRETTI
“Non possiamo che valutare positivamente il cambio di approccio che il Commissario Hansen ed il Vice presidente Fitto introducono in questa nuova visione strategica recependo di fatto molte delle istanze da sempre proprie della nostra organizzazione ma rese più urgenti dall’attuale contesto socio-economico – sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -. Ovviamente alle parole ed alle intenzioni dovranno ora seguire fatti e proposte concrete a cominciare dall’annunciata semplificazione che faccia una volta per tutte della Pac un vero sostegno al reddito di chi produce. Come Coldiretti vigileremo affinché ciò accada e che le ormai non rinviabili risposte ad un mondo agricolo in difficoltà arrivino”.
“Occorre però garantire l’autonomia del bilancio della Pac se vogliamo davvero salvaguardare il futuro della produzione alimentare nell’Unione – dicono Coldiretti e Filiera Italia –  basta ideologie e ora si guarda alle battaglie più volte portate a Bruxelles come il reddito dei veri agricoltori a partire dai più giovani, obbligano dell’origine in etichetta con indicazione del Paese, reciprocità negli accordi commerciali, controlli più efficaci alle frontiere europee, potenziamento del contrasto alle pratiche sleali, rilancio dell’importanza delle produzioni zootecniche e di modelli di economia circolare anche attraverso il digestato , e per la prima volta seppur ancora in maniera generica, il tema allarmante del consumo crescente di cibi ultraformulati e non naturali. Inoltre, come più volte richiesto da Coldiretti e Filiera Italia, assicurare un utilizzo sostenibile di agrofarmaci senza restrizioni in assenza di alternative. Allo stesso tempo, significativo anche il passaggio sulle Tea”.

REGIONE LOMBARDIA, ASSESSORE BEDUSCHI
“Un cambio di passo annunciato e necessario per correggere gli errori di un ambientalismo di facciata che, negli ultimi anni, ha penalizzato il settore primario, senza reale beneficio per l’ambiente e la sostenibilità”. Così l’assessore Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, accoglie con favore il nuovo corso della politica agricola europea, delineato oggi dal Vicepresidente esecutivo della Commissione UE, Raffaele Fitto, e dal Commissario UE all’Agricoltura, Christophe Hansen.
“Diamo atto al Governo – prosegue Beduschi – e in particolare al ministro Lollobrigida di aver portato avanti con determinazione una battaglia che oggi trova finalmente riscontro nelle politiche europee. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti, perché il comparto agricolo non può più permettersi attese e incertezze dall’Europa”.

L’assessore ha poi sottolineato come sia prioritario intervenire su questioni chiave per il futuro del settore, a partire dalla revisione della Direttiva Nitrati, che in Lombardia ha imposto limiti e vincoli spesso scollegati dalla realtà produttiva.
“Lo stesso vale per l’equiparazione del digestato come fertilizzante, come abbiamo richiesto nelle scorse settimane a Bruxelles con il presidente Fontana – ha detto Beduschi –
servono regole più aderenti alle esigenze degli agricoltori, capaci di coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica delle aziende. Questa legislatura – conclude – rappresenta l’ultima chiamata per salvare l’agricoltura europea. Se non si interviene con misure concrete, il rischio è quello di assistere alla chiusura di stalle e aziende, con la conseguente perdita non solo di una storia secolare, ma anche della capacità di produrre cibo in Italia, a vantaggio di Paesi dove si coltiva e alleva senza controlli, oppure di qualche multinazionale del bioreattore. E questo non possiamo permettercelo”.