Polo logistico, Carra: “ci aspettiamo il no di Regione Lombardia”

“Il 14 marzo prossimo ci aspettiamo una risposta assolutamente negativa da parte della Regione Lombardia in merito alla richiesta di modifica del reticolato idrico minore avanzata dal Comune di Lonato (Bs) per la realizzazione del polo logistico. Si blocchi tutto, non ci sono alternative per la salvaguardia di un’area verde di interesse sovracomunale. Le alternative ci sono e sono state ampiamente illustrate e avanzate con documentazione appropriata agli enti preposti”.
Marco Carra, consigliere regionale del Partito Democratico, è perentorio sulla necessità di bloccare il progetto del polo logistico nel Comune di Lonato, ai confini con il Comune di Castiglione delle Stiviere. Lo ribadisce in seguito alla risposta alla interrogazione presentata a dicembre in cui chiedeva alla Giunta Fontana di esprimersi con parere negativo alla richiesta di modifica del reticolo idrico avanzata dal Comune di Lonato e impedire lo scempio del sito di Valle (tra i Comuni di Lonato, e Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova).
“Dagli uffici regionali e, cosa molto grave, non da parte dell’assessore competente – spiega Carra –è pervenuta la risposta che entro il 14 marzo l’Ufficio Territoriale regionale di Brescia dovrà esprimersi, con parere vincolante, sulla richiesta di modifica al reticolato idrico minore. Al netto che non c’è alcuna distinzione tra l’UTR, ufficio regionale, e la regione Lombardia, ci aspettiamo che in quella data la risposta sia negativa e definitiva per bloccare uno scempio riconosciuto da dati tecnici esposti ampiamente anche in Audizione in Commissione regionale.

 

Nel percorso di autorizzazione alla realizzazione del polo logistico è di competenza della regione, attraverso il proprio Ufficio Tecnico territoriale, esprimere parere tecnico. Se la regione è contraria, così come ha detto buona parte degli esponenti mantovani di maggioranza e altri della provincia di Brescia, ribadisca un No deciso all’amministrazione di Lonato con atti concreti e impedisca che avvenga questo scempio. Il 14 marzo, data entro cui si deve esprimere il parere tecnico, sarà determinate e avremo la prova che regione Lombardia tutela il territorio, l’ambiente, la sicurezza idrogeologica e la qualità della vita dei cittadini”.

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