MILANO – Sono molteplici le ragioni del no al polo logistico di Lonato del Garda previsto sulla strada provinciale che porta ai confini con Castiglione delle Stiviere ribadite stamani durante l’audizione in Commissione Territorio e Infrastrutture dai rappresentanti del Comitato di Castiglione che da tempo si battono contro il progetto. Audizione, a cui era presente più di una decina di consiglieri regionali, richiesta dal dem Marco Carra e da Paola Pollini del M5S.
Il presidente del Comitato “No al Polo logistico” Franco Tiana, con Maurizio Caristia e Alfredo Papa, membri del direttivo, hanno giustificato il no dal punto di vista ambientale per la presenza del Sic (Sito di Interesse Comunitario e come tale area tutelata) che la Regione ha approvato, condividendo anche le motivazioni della richiesta fatta dal Comune di Castiglione.
E’ stato ricordato come ll Sic sia gestito dal Parco del Mincio e chiesto alla Regione di leggere attentamente le relazioni e le osservazioni da questo presentate nell’ultimo anno e mezzo chiamando lo stesso Parco a un confronto. ”
E’ stato poi ribadito il rischio idraulico, anche questo già evidenziato da una relazione dell’Amministrazione aloisiana letta da Tiana mentre riguardo le criticità sul fronte urbanistico e sulla richiesta di modifica del reticolo idrico è stato Caristia a intervenire chiedendo alla Regione, attraverso l’Utr di Brescia, di far valere il potere sostitutivo per bloccare il progetto per gravi inadempienze e illegittimità nella gestione della pratica da parte del Comune di Lonato.
Caristia ha anche sottolineato che, a quanto risulta, il Comune di Castiglione non è mai stato interpellato da quello di Lonato sul progetto che quest’ultimo voleva realizzare sul confine.
“Abbiamo illustrato la nostra richiesta di utilizzare le aree da rigenerazione urbana dato che la legge regionale prevede che gli insediamenti della logistica debbano prioritariamente essere collocati in aree dismesse o da rigenerare” dichiara Tiana al termine dell’audizione.
“Il Comitato ha esposto con precisione e in modo molto documentato le ragioni del no alla realizzazione dell’impianto. A questo punto la palla passa alla Regione che deve dire di no attraverso gli strumenti di cui dispone, per esempio rispondendo no alla richiesta di modifica del reticolo idrico minore avanzata dal Comune di Lonato. Regione Lombardia ha gli strumenti per bloccare subito il progetto e siamo sorpresi delle dichiarazioni di intenti della destra sulla necessità di essere uniti per difendere il territorio del castiglionese, delle colline, a cui però non seguono i fatti. Ora ci aspettiamo dalla destra al governo un no secco e perentorio alla realizzazione del polo logistico in quel luogo, area verde da preservare e di interesse sovracomunale” ha dichiarato il consigliere Carra che ha chiesto anche di convocare le istituzioni mantovane.
All’audizione ha preso parte in streaming anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paola Bulbarelli che dichiara: “Considerato il grande pregio naturalistico del territorio sul quale insiste la richiesta di insediare un grande polo logistico nel bresciano a ridosso della provincia mantovana, è indispensabile ascoltare anche il sindaco di Lonato e, in tal senso, ho già provveduto a formulare l’invito al presidente della Commissione Jonathan Lobati”.
“Mi piacerebbe invitare tutti a visitare questo questa parte della nostra terra, le colline moreniche, questa conca che si affaccia sul lLago di Garda che non può essere assolutamente in qualche modo ferita da un polo logistico. Altri punti possono essere individuati per dare risposte alla necessità di insediamenti produttivi, perché è chiaro che polo logistico significa posti di lavoro, ma non in quella parte della nostra terra mantovana, una pregiata area naturalistica e di biodiversità con la presenza del ‘Complesso Morenico di Castiglione delle Stiviere’, un Sic istituito con decisione comunitaria nel 2017 su proposta di Regione Lombardia”, conclude Bulbarelli.
I rappresentanti del Comitato No al Polo Logistico durante l’audizione in Commissione in Regione e poi insieme al consigliere regionale Marco Carra