Pomodoro, Coldiretti Mantova: completare l’iter di etichettatura anche in Europa

MANTOVA – “L’etichettatura obbligatoria dell’origine è una battaglia che Coldiretti intende portare avanti e che deve trovare compimento a livello internazionale e la vicenda sul pomodoro nel Regno Unito, dove una inchiesta della Bbc ha smascherato nei supermercati delle confezioni di concentrato di pomodoro presentate come d’origine italiana, quando invece contenevano tracce di pomodori cinesi, dimostra che non bisogna arrendersi e chiedere maggiore trasparenza a tutela dei consumatori e dei produttori italiani”.
Sulla vicenda internazionale interviene anche il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani, rilanciando con forza la raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare.
“In Italia è già in vigore l’etichetta con l’indicazione della provenienza sui derivati del pomodoro – precisa Mantovani -, ma occorre anche portare in Europa il divieto oggi vigente nel nostro paese, grazie a Coldiretti e Filiera Italia, di utilizzare il concentrato per la produzione di passata, per estendere le garanzie dei consumatori italiani a quelli europei e dei Paesi terzi”.

LA PRODUZIONE DI POMODORO NEL MANTOVANO
Mantova è fra le regine in termini di superfici nelle produzioni di pomodoro a livello del Nord Italia, prima in Lombardia con quasi 3.900 ettari, alle spalle di Piacenza, Ferrara e Parma. Contenuta la superficie a biologico, compresa fra i 90 e i 100 ettari, che colloca la provincia virgiliana dietro a Ferrara (leader indiscussa con oltre 2.500 ettari in regime “organic”), Ravenna, Parma, Verona e Bologna.

INCOGNITE DEL FUTURO
“Per il futuro restano prevalentemente due incognite: i cambiamenti climatici, che solo nel 2024 hanno fatto crollare le rese per ettaro a 560 quintali contro medie produttive consolidate nel Mantovano intorno agli 800-810 quintali – dice Alberto Sarzi, agricoltore di Sabbioneta di Coldiretti e direttore della Op Apol – e il mercato, altra variabile non trascurabile nella pianificazione delle operazioni di semina”.
Difficile, ad oggi, ipotizzare comunque scostamenti produttivi di rilievo, tenuto conto che nel Nord Italia la filiera del pomodoro è un pilastro delle produzioni di qualità. Potrebbe trovare forse maggiore spazio il biologico, un segmento trascurato in Spagna e negli Stati Uniti, e che in Italia avrebbe un canale di valorizzazione interessante per il Made in Italy.