MANTOVA – Una trattativa infinita, conclusa, come sempre più spesso accade, con le piantine di pomodoro già trapiantate in campo. Nei giorni scorsi è giunta al termine la trattativa fra produttori e industrie di trasformazione per il prezzo della campagna 2023 del pomodoro da industria del Nord Italia, fissato a 150 euro/tonnellata.
“Un accordo – commenta Coldiretti Mantova – che accogliamo positivamente, ma non possiamo non evidenziare il grave ritardo con il quale è arrivato. L’accordo raggiunto dà ora la certezza di un prezzo di riferimento alle aziende agricole, che si trovano ad affrontare il caro prezzi e gli aumenti relativi a tutte le forniture e le operazioni colturali e che finora avevano piantato ‘al buio’, confidando in un accordo soddisfacente”.
Da anni Coldiretti chiede che il prezzo di conferimento si determini prima dei trapianti, attraverso la fissazione di un prezzo adeguato e accordi di filiera che prefigurino una programmazione seria ed efficace, tanto da parte agricola quanto da parte industriale.
Accordi tali da consentire a chi opera nella filiera di gestire le superfici e le quantità prodotte, così da evitare strappi o incognite di mercato e poter pianificare rotazioni colturali, investimenti, processi di innovazione. Coldiretti, inoltre, auspica che si possa approdare “ad un ‘Distretto del Pomodoro’, con il potere di dettare regole che non vengano disattese e di coordinare le azioni delle parti ad esso aderenti, per una migliore collaborazione sulle azioni comuni, finalizzate ad organizzare, sostenere, promuovere e valorizzare l’intera filiera che produce e trasforma questo prodotto con caratteristiche uniche e peculiari e che, con 3.600 ettari e una produzione che nel 2022 ha superato i 3,12 milioni di quintali, rappresenta circa il 56% della produzione lombarda, prima provincia i regione”.