Ponte di San Benedetto, i consiglieri di centrodestra: “No al bypass? La Provincia ci mostri i documenti”

MANTOVA  – Verrà presentata nel Consiglio Provinciale di domani (ore 19) un’interrogazione da parte dei consiglieri di centrodestra Meneghelli, Sarasini, Guardini, Gorgati, AportiRiva in merito “ai ritardi nell’esecuzione degli interventi nell’area golenale del ponte di San Benedetto Po”.
“I lavori di realizzazione del nuovo ponte di San Benedetto sono in ritardo, ci pare sensato rivalutare l’ipotesi della viabilità provvisoria – dicono -, prima di procedere con una chiusura del ponte. Questo per evitare di penalizzare un’intera zona produttiva della Provincia mantovana, già provata dal sisma 2012. Inoltre va rispettata la chiusura minima prevista dal progetto, condizione fondamentale per l’aggiudicazione all’impresa di costruzioni incaricata e garantire la continuità di collegamento“.
“L’intervento da eseguire deve essere di adeguamento sismico al 100% – proseguono i consiglieri -, per evitare risistemazioni in futuro. L’ipotesi della realizzazione dei bypass in zona golenale sembrava aver convinto gli enti competenti, AIPO e Regione compresi. Non ci sembra però corretta la posizione assunta attraverso i dirigenti e i tecnici, oltre ai consulenti che hanno invece negato soluzioni alternative. Come mai queste valutazioni non sono state fatte più di due anni fa, quando veniva richiesto un approfondimento legato ad un ulteriore finanziamento? Chiederemo copia del verbale dell’incontro dei tecnici della Provincia avvenuto con i tecnici consulenti che hanno negato la soluzione tampone con bypass. Su quali dati verte il diniego? Quali sono le motivazioni tecniche? Perchè AIPO era favorevole a soluzioni alternative mentre la Provincia ha ritenuto pericoloso l’intervento sotto il profilo idraulico e ritiene l’intervento pericoloso anche sotto il profilo della sicurezza per la viabilità? Perchè ad oggi non esiste un progetto esecutivo dell’adeguamento sismico al 100%?”
“A nostro avviso l’Amministrazione Provinciale – concludono – ha importanti responsabilità sui ritardi del manufatto, soprattutto per la riqualificazione delle zone golenali che sono state dimenticate da tempo“.
I consiglieri di centrodestra hanno presentato anche una mozione per il mantenimento dei crocifissi nei luoghi pubblici: “E’ un simbolo identitario – osservano -, chiediamo al Presidente della Provincia di impegnarsi nel far mantenere nelle aule scolastiche di ogni ordine e grado il Crocifisso o di farlo apporre nel caso non ci fosse, quale simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza e tolleranza”.
Sarà anche presentata una mozione riguardante l’introduzione della videosorveglianza in tutte le scuole di competenza della Provincia.