PORTO MANTOVANO – Le politiche giovanili pianificate dall’Amministrazione comunale entrano nel vivo con l’attivazione del tavolo locale composto dalle realtà associative, educative, aggregative e sportive presenti nel territorio di Porto Mantovano.
Il tavolo si è riunito nei giorni scorsi per valutare i risultati di un’indagine campione, commissionata dall’Amministrazione per rilevare e mappare bisogni e aspettative della generazione compresa tra i 16 e i 24 anni. “Il nostro obiettivo è quello di rendere i giovani protagonisti nelle politiche che li riguardano, superando l’approccio che li vede destinatari dei servizi e non anche portatori di creatività e di intervento attivo” spiega l’assessore alla partita Davide Bollani.
Dall’indagine emerge l’importanza che rivestono nei giovani alcune figure adulte di riferimento, in particolare allenatori, animatori, organizzatori di eventi sul territorio. In evidenza anche la richiesta di luoghi neutri dove incontrarsi e socializzare, non caratterizzati dall’appartenenza ad associazioni, parrocchie o attività commerciali, e l’esigenza di un coordinamento delle iniziative promosse sul territorio.
In tema di fragilità, i dati 2020 raccolti nell’ambito dell’indagine presso i Servizi Tutela Minori – 40 casi annui per lo più legati a separazioni conflittuali – e Serd – 11 casi annui – mostrano un andamento in calo rispetto all’anno precedente, a dimostrazione del fatto che il tessuto sociale locale rappresenta un importante fattore di protezione.
“L’emergenza Covid avrà ripercussioni sul medio-lungo periodo che vanno monitorate e gestite” continua Bollani “il tavolo è anche occasione di costruzione di un linguaggio e di una grammatica comune attorno al tema delle politiche giovanili. Proseguiremo nel lavoro di mappatura con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i giovani nella progettazione e realizzazione di interventi aderenti ai loro bisogni”.
