PORTO MANTOVANO – Un’auto sospetta, movimenti rapidi e soste fulminee tra il centro di Sant’Antonio e l’area della stazione ferroviaria: nei giorni scorsi, i residenti hanno notato un via vai insolito, segnalandolo con attenzione e precisione. È bastato poco perché i Carabinieri della Stazione di Porto Mantovano avviassero un’attività di osservazione discreta ma costante, monitorando ogni spostamento e attendendo il momento giusto per intervenire.
Sabato pomeriggio, l’operazione è scattata con decisione. Il veicolo, condotto da un cittadino tunisino classe 1986, è stato fermato. L’uomo si muoveva con apparente disinvoltura tra le piazze dello spaccio: i giardini comunali e l’area attorno alla stazione. Ogni sosta era breve, ogni movimento studiato. Ma all’interno dell’auto, i militari hanno trovato ben più di un mezzo di trasporto: diciassette dosi di cocaina, termosigillate e pronte per la cessione, per un totale di 17 grammi e un valore stimato di 1.500 euro. Sequestrati anche 100 euro in contanti e un telefono cellulare, ora al vaglio degli investigatori per ricostruire la rete di contatti.
L’uomo è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Mantova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ma non si tratta di un episodio isolato. Solo pochi giorni prima, gli stessi Carabinieri avevano concluso un’altra operazione antidroga, sempre a Porto Mantovano, con modalità simili: sedici dosi di cocaina, 1.250 euro e tre telefoni cellulari sequestrati. In quell’occasione, un uomo era stato arrestato e una donna denunciata a piede libero.
Due interventi ravvicinati che confermano la presenza costante dell’Arma sul territorio, capace di trasformare le segnalazioni dei cittadini in azioni concrete e risultati tangibili. Il quadro che emerge è chiaro: lo spaccio di droga resta una minaccia reale, soprattutto per i giovani. Dosi accessibili, piazze frequentate da ragazzi e famiglie, movimenti rapidi e discreti. Ma la reazione della comunità dimostra che il territorio può difendersi.
Grazie alla collaborazione dei residenti, il presunto pusher è stato intercettato prima che la droga venisse distribuita. L’arresto è stato rapido, preciso e senza incidenti, frutto di un lavoro investigativo paziente e metodico, costruito giorno dopo giorno. Le operazioni di Porto Mantovano lanciano un messaggio forte: chi pensa di agire indisturbato scopre presto che gli occhi della comunità e delle Forze dell’Ordine sono sempre vigili.
La “piazza mobile” dello spaccio è stata smantellata, la droga sequestrata, e il territorio difeso con tempestività. Questi episodi dimostrano quanto sia fondamentale la sinergia tra cittadini e istituzioni. La sicurezza non è solo compito delle Forze dell’Ordine, ma nasce da una comunità attenta, pronta a osservare, segnalare e proteggere i propri spazi.
Porto Mantovano dimostra che non c’è spazio per lo spaccio, e che la vigilanza, la costanza e la collaborazione possono spezzare la catena dello smercio di stupefacenti, giorno dopo giorno. I pattugliamenti nei parchi e nei luoghi di ritrovo giovanili sono frutto delle decisioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Mantova, Roberto Bolognesi. I Carabinieri, seguendo le disposizioni del C.O.S.P., continuano a ottenere risultati significativi nella lotta contro lo spaccio.