Pregliasco, ‘plateau ma ancora fase acuta, morti gli ultimi a calare’

In questa nuova ondata di Covid-19 “siamo arrivati presumibilmente a un plateau, nel senso che la crescita su base settimanale c’è, ma con una velocità inferiore, anche se per capire quando ci sarà il picco dobbiamo aspettare che la curva cominci a scendere. Siamo tuttora in una fase acuta, di pre-endemizzazione, e purtroppo il dato più brutto, quello dei morti, sarà l’ultimo a scendere”. Lo spiega all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, mentre il bollettino di ieri fa registrare oltre 300 decessi.

“E’ il parametro che cala per ultimo, perché è sempre in ritardo di 10 giorni circa – precisa l’esperto – Questi pazienti che stanno male e che possono morire sono persone che si sono infettate 10 giorni fa e non solo per la variante Delta, perché non è che Omicron non fa niente. E’ vero che fa meno male, un terzo in meno si dice, ma dà meno fastidio ai vaccinati e in Italia ci sono anche milioni di non vaccinati”. La speranza del virologo è “che Omicron diventi davvero predominante, e allora in primavera potremo tirare un sospiro di sollievo come accade con l’influenza stagionale. Credo che il prossimo inverno insieme all’influenza Sars-CoV-2 circolerà ancora, ma tra vaccinati e guariti una gran parte delle persone probabilmente sarà immune