Prende a pugni un poliziotto davanti alla Questura, e con la madre e la sorella ne aggredisce altri tre. Arrestati

MANTOVA – Mattinata di tensione ieri davanti alla Questura di Mantova, dove un episodio apparentemente banale si è trasformato in una violenta aggressione ai danni di quattro agenti della Polizia di Stato. Tutto è iniziato quando due giovani ucraini, fratello e sorella, si sono seduti sui gradini dell’ingresso principale degli uffici di piazza Sordello, ostacolando l’accesso ai cittadini. Notata la situazione, un Sovrintendente della Divisione Anticrimine si è avvicinato e ha invitato i ragazzi ad alzarsi e a liberare il passaggio.

A quel punto la situazione è degenerata. I due giovani hanno reagito in modo aggressivo, rifiutandosi di obbedire. In particolare, il fratello, un ragazzo di 18 anni, ha assunto un atteggiamento provocatorio e, quando il poliziotto ha tentato di condurlo all’interno della Questura per identificarlo, lo ha colpito con due violenti pugni al volto. Nemmeno l’intervento di altri agenti è riuscito a placare il giovane, che ha continuato a colpire il Sovrintendente, questa volta con il supporto della sorella, 20 anni, e della madre, presente nella sala d’attesa. Le due donne sono intervenute attivamente nella colluttazione: hanno strattonato gli agenti, li hanno afferrati al collo e graffiati, aggravando ulteriormente la situazione.

Solo dopo diversi minuti di caos gli agenti sono riusciti a ristabilire l’ordine e ad arrestare i tre cittadini ucraini — tutti regolari sul territorio italiano e incensurati — per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso. Il bilancio dell’aggressione parla di quattro poliziotti feriti, con prognosi comprese tra i 6 e i 21 giorni. Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria. Inoltre, il Questore di Mantova, considerata la pericolosità sociale dei tre, ha emesso nei loro confronti altrettanti Avvisi Orali, invitandoli formalmente a mantenere una condotta conforme alla legge e al vivere civile.