“Sta arrivando un’impennata” dei contagi “dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”. Lo dice il premier Giuseppe Conte al Tg3 parlando del Covid.
Il governo intanto ha incontrato le Regioni in vista delle nuove misure e conferma di voler introdurre nel nuovo Dpcm, che sta prendendo forma e che entrerà in vigore il 16 gennaio, il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18, anche se sui cibi potrebbe esserci un’apertura. Rimarranno le consegne a domicilio.
Durante il vertice sono state spiegate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, con Rt sotto 0,5 per “dare un segnale” del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi.
Nella zona bianca l’unica restrizione dovrebbe essere quella di indossare la mascherina e mantenere le distanze e nelle regioni “bianche” potrebbero quindi riaprire musei, cinema, teatri e palestre.
I governatori Vincenzo De Luca, Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga hanno avanzato l’idea di una zona arancione nazionale. Non ci sarà e si andrà avanti con le zone a colori nel segno della massima prudenza.
Si interverrà sugli indici di rischio per facilitare gli ingressi in zona arancione delle regioni a rischio alto: sarà confermato nel nuovo Dpcm l’abbassamento della soglia dell’Rt: con 1 si va in arancione e con 1,25 in zona rossa. “Senza le misure restrittive introdotte per le vacanze di Natale “avremmo altri numeri”, ha dichiarato il ministro Speranza nel corso della riunione con le Regioni, invitando a guardare cosa sta succedendo nel resto d’Europa, dove c’è “una situazione complessa”.
Il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici “si è dimostrata una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla“, ha detto lo stesso ministro a Rai Radio2. “Domani sarà il Parlamento ad esprimersi ed entro giovedì venerdì avremo un testo definitivo. La situazione epidemiologica non è da sottovalutare, l’epidemia è ancora molto forte e per questo – ha ribadito – servono ancora restrizioni e comportamenti corretti”.
Sui provvedimenti indicati è arrivato un ok di massima dal presidente dell’Anci, il sindaco di Bari Antonio Decaro, che ha condiviso anche l’idea della zona bianca e sottolineato di limitare lo stop all’asporto “solo alle bevande, escludendo gli alimenti”. Pare che il governo condivida questo orientamento. Decaro ha anche chiesto ristori per le aziende di trasporto pubblico che hanno organizzato servizi extra per garantire il distanziamento degli studenti. Anche le Regioni si sono mostrate concordi sulle linee di indirizzo del nuovo dpcm, sottolineando la necessità di ristori certi ed evidenziando, ha detto Stefano Bonaccini, la “contrarietà” all’istituzione della zona rossa quando l’incidenza supera i 250 casi ogni 100 mila abitanti a settimana.
In base all’ultimo monitoraggio, l’unica regione che andrebbe in lockdown in base all’incidenza settimanale dei contagi sarebbe il Veneto. Ma sono rischio anche Lombardia e Emilia Romagna. (vedi: Lombardia vicino alla zona rossa, Fontana: “Rt troppo alto. I dati preoccupano”)