MANTOVA – E’ stato il giorno del confronto tra i medici legali, nell’udienza del processo per l’omicidio di Yana Malaiko, uccisa il 20 gennaio 2023 a Castiglione e che vede imputato l’ex fidanzato Dumitru Stratan.
La dottoressa Dalila Ranalletta, consulente della difesa (rappresentata dagli avvocati Viscomi e Grande Aracri), ha sostenuto nuovamente l’ipotesi alternativa che Yana possa essere morta soffocata in un secondo momento, dopo essere stata chiusa nella valigia da Dumitru, e che le lesioni riportate sul corpo siano dovute al trascinamento all’interno del trolley. Tuttavia, le integrazioni della relazione dei Ris (tenente colonnello Marino e maresciallo Di Palma), e della dottoressa Giovanna Del Balzo (consulente della pm Lucia Lombardo), che ha effettuato l’autopsia, hanno rivelato evidenze che confutano decisamente questa teoria. Le perizie hanno mostrato che la ragazza ha subito gravi traumi, incompatibili con il semplice trascinamento della valigia.
In particolare, sono stati riscontrati colpi fortissimi alle parti interne del corpo, causando emorragie e deformazioni al viso. Le analisi hanno evidenziato lesioni da percussione, suggerendo che Yana è stata colpita con notevole potenza, causando emorragie interne. Solo in minor parte sono state riscontrate lesioni più lievi attribuibili al trascinamento. Circostanze sostenute da sempre anche dalla parte civile, rappresentata dall’avvocato Angelo Lino Murtas.
Durante l’udienza, è intervenuto anche Michele Vitiello, incaricato di tradurre le chat in italiano dal moldavo e dall’ucraino. Tuttavia sarà necessario un nuovo incarico per correggere alcune problematiche tecniche che hanno portato a discrepanze, da completare entro il 31 ottobre, per ristabilire l’esatta cronologia dei messaggi.
Le prossime udienze sono programmate per il 18 novembre, 28 novembre e 19 dicembre.