MANTOVA – I centri attualmente attivi sono al limite della capienza, e così la Prefettura è alla ricerca di nuovi alloggi per i profughi: sono circa 650 quelli richiedenti la protezione internazionale e attualmente ospitati, in varie strutture, in provincia di Mantova. Come si apprende dalle manifestazioni di interesse recentemente pubblicate, relative all’affidamento di gestione dell’accoglienza provvisoria, si punta al reperimento di almeno un altro paio di centinaia di posti: l’avviso riguarda sistemazioni per complessivi 250, di cui 50 in immobili di proprietà demaniale, tre dei quali già individuati a Suzzara, Roncoferraro e Borgo Mantovano (ogni immobile ospiterebbe un massimo di 10 persone ciascuno), più centri collettivi, fino a quattro, da 50 posti ciascuno, in strutture però ancora da individuare. Per questo il numero di 250 è da considerarsi “massimo”, dato che al momento le strutture individuate (quelle demaniali o provenienti dalle confische ai soggetti mafiosi) permetterebbero di allargare lo spettro delle soluzioni ad una trentina di posti in più. Un’emergenza che non conosce soste, perché ogni giorno lo scenario cambia, con arrivi da Milano, dove avvengono il primo collocamento e la successiva assegnazione alle varie province lombarde: nei prossimi due giorni sono attesi altri 12 migranti nel Mantovano. C’è sempre un turnover, grazie anche al fatto che qualcuno dei migranti riesce a trovare sistemazioni alternative, un’occupazione o semplicemente si allontana. Ma avere almeno un centinaio di posti in più aiuterebbe parecchio nella gestione.
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