Profughi afghani, la Caritas di Mantova pronta all’accoglienza. La Prefettura attende indicazioni sul trasferimento

MANTOVA – Sono attese nelle prossime ore a Milano alcune decine di cittadini afghani, con le proprie famiglie. Si tratta di cittadini definiti “collaborazionisti”, che hanno quindi collaborato con le forze armate, con l’ambasciata italiana e con l’agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan. Per loro scaterà la richiesta di asilo politico.
Una parte di questi sarà poi trasferita anche a Mantova, questo almeno è quanto si attendono le istituzioni virgiliane. Il trasferimento però avverrà solo dopo che i profughi avranno trascorso la quarantena in una struttura governativa. Sarà in ogni caso il Coordinamento nazionale per l’emergenza ad assegnare a ogni provincia il numero dei nuclei familiari da accogliere.
Al momento alla Prefettura di Mantova non è ancora arrivata alcuna indicazione. La si attende nei prossimi giorni.
Intanto la Caritas di Mantova è pronta all’accoglienza. E’ il direttore Matteo Amati a spiegare che lo farà grazie anche al Cas, il Centro di accoglienza straordinario che con alcuni appartamenti può arrivare ad ospitare una quarantina di persone.
“Proprio oggi ci siamo confrontati come Caritas. La nostra richiesta al Ministero è che ci si attivi affinchè si possano stabilire accordi al più presto con i Paesi nei quali gli afgani stanno cercando rifugio, dove ci sono governi riconosciuti dalla comunità internazionale, in particolare il Pakistan, per rafforzare i corridoi umanitari dei quali potrebbe approfittare la popolazione afghana in fuga”.
“Intanto a Mantova sabato prossimo ci ritroveremo in Seminario con un gruppo di persone, in parte cristiane e in parte musulmane, al termine del quale stileremo un documento in cui ribadiremo come una convivenza tra musulmani e cristiani è non solo possibile ma, come già dimostrano alcune esperienze nel mantovano, può dar luogo a esperienze positive. Il documento terminerà con la Preghiera al Dio della Pace” conclude Amati