Progest, no inceneritore e biogas nella caldaia del turbogas

Progest, al posto dell'inceneritore l'utilizzo del biogas nella caldaia del turbogas

MANTOVA – Progest rinuncia all’inceneritore, conferma di voler rinnovare i 25 posti di lavoro già in essere e chiede il raddoppio della produzione di carta. Confermate le anticipazioni relative alla documentazione che l’azienda ha inviato ieri sera via Pec alla Provincia di Mantova alle 22, due ore prima quindi della scadenza dei termini, con la descrizione “dell’importante modifica in riduzione del progetto diretta a superare i motivi che avevano portato al preavviso di diniego della Valutazione di Impatto Ambientale (Via)” per il raddoppio della produzione e far ripartire così l’impianto di viale Poggio Reale.
E’ un comunicato della Provincia di Mantova a riportare il passaggio più significativo della variante proposta:“ la modifica progettuale– si legge nelle integrazioni della società – si è concentrata sulla riduzione del potenziale (ad avviso di chi scrive non significativo) impatto del profilo emissivo, prevedendo che il richiesto raddoppio della capacità produttiva della carta sia accompagnato, non solo dalle migliorie impiantistiche già previste e chiarite ulteriormente negli allegati, ma altresì dalla contestuale eliminazione dell’impianto di recupero energetico (IRE) dall’assetto autorizzato e dal proposto convogliamento e utilizzo del biogas prodotto dalla sezione anaerobica del depuratore nella caldaia a recupero della centrale termo elettrica (CTE)”.
Da Progest spiegano quest’operazione come ” un miglioramento ambientale in quanto il biogas naturalmente prodotto dal depuratore viene usato per generare vapore e conseguentemente viene usato meno metano.
In sostituzione del recupero energetico (inceneritore) presso l’impianto tutti gli scarti di produzione – continua l’azienda – dovranno essere inviati a recupero o smaltimento esterno mediante automezzi”
La Provincia ora pubblicherà sul portale di Regione Lombardia SILVIA tutta la documentazione prodotta da Cartiere Villa Lagarina e nel frattempo ne verificherà anche la completezza. Non appena sarà conclusa questa fase, qualora positiva, verranno concessi 60 giorni, come previsto dalla legge, per la presentazione di eventuali osservazioni da parte del pubblico.
Molto probabilmente entro la fine dell’anno sarà convocata una seduta della Conferenza di Servizi che oltre agli enti coinvolti nel procedimento sarà aperta al pubblico: in quella sede Progest illustrerà le novità progettuali.

Il commento del sindaco Palazzi 

Sulle novità progettuali annunciate da Progest è il sindaco di Mantova Mattia Palazzi a intervenire con un post: 
No inceneritore è un motto che ora non serve più. Nella serata di ieri Progest ha formalmente inoltrato la rinuncia all’inceneritore, definitiva. È un risultato che sembrava impossibile: ciò che c’è da 20 anni, ora non c’è e non ci sarà più.
Sono stati quattro anni di difficilissimo e durissimo confronto, anche legale, con la proprietà. Anni nei quali, con rigore, umiltà e tanta fatica non abbiamo mai mollato un secondo sul rispetto delle regole e al tempo stesso di negoziare le migliori condizioni possibili, molto molto migliori dei limiti che la legge impone. Dal 1999/2000 la cartiera Burgo, ora Progest, ha l’inceneritore autorizzato. Chi ha sostenuto il contrario, ricorrendo, ha perso i ricorsi. Il tar si è espresso chiaramente. Si partiva da questa realtà e con la realtà abbiamo fatto i conti. Non potete immaginare quante riunioni con tecnici e avvocati, quanti documenti da visionare e controllare, quante assemblee, difficili, con i cittadini e tante ordinanze, per verificare ogni segnalazione dei cittadini.
Con sempre in testa le paure di tutti, anche le mie, ma con la convinzione che tenere insieme ambiente salute e lavoro fosse possibile. Adesso basta paure! Non abbassiamo la guardia, c’è ancora molto su cui vigilare e altri nodi aperti da affrontare, ma io credo vi siano nuove condizioni per garantire sicurezza e occupazione della cartiera. Continueremo a vigilare e ridurre ogni fonte emissiva, dalle prime per impatto negativo sull’aria, che sono traffico e riscaldamento domestico, a quelle industriali.

Alla dichiarazione di Palazzi ha poco dopo risposto l’associazione eQual con Emanuele Bellintani: “Pro-Gest rinuncia all’inceneritore e il Sindaco si intesta il risultato raccontando una “fiction” elettorale. Chiariamoci: l’inceneritore non autorizzato -ma “imprescindibile” per l’azienda- ora è sacrificabile per “barattare” con gli enti locali contrari il raddoppio della produzione; tuttavia nessuno dimentica cartaccia, abusi edilizi e indagini della Magistratura. Il “No inceneritore”, inteso come No a chi specula sui lavoratori e sull’ambiente, è ancora valido per tutte e tutti quei cittadini, attivisti e medici derisi per anni, che con tenacia, ricorsi e mobilitazioni hanno imposto alla politica un’agenda diversa” .

 

 

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