MANTOVA – Centoventi euro a seduta per “ripulire” il corpo dal grafene, con controlli periodici ogni 51 giorni. Una proposta che avrebbe attirato diverse persone vaccinate contro il Covid che oggi si dichiarano pentite. A riportare la notizia è il quotidiano “La Voce di Mantova”.
L’idea di fondo è che il vaccino contenga sostanze dannose, tra cui il grafene appunto, e che una particolare terapia possa eliminarle dall’organismo, attenuando sintomi che i pazienti attribuiscono alla somministrazione del siero.
Il servizio sarebbe stato offerto in uno studio medico del Mantovano, nel quale i pazienti venivano indirizzati da un comitato no-vax con sede il Lombardia.
A luglio una persona ha sporto denuncia contro il medico che è accusato di truffa, falso ideologico in atto pubblico, somministrazione abusiva di medicinali e diffusione di notizie false e tendenziose. Le indagini sono tutt’ora in corso.
