Provincia, parte il censimento ponti

MANTOVA – Approvata dal Consiglio con 7 voti a favore la seconda variazione del Documento Unico di programmazione 2023 – 2025. Nel dettaglio la variazione riguarda, per programma biennale degli acquisti di servizi e forniture 2023 – 2024:
l’acquisto nel 2023 del Servizio di censimento ponti della durata di 9 mesi per un costo complessivo pari a 138.900 euro, finanziato mediante risorse proprie del bilancio provinciale;
la modifica dell’importo e durata della Polizza incendio, dove aumentano la durata del servizio da 24 a 48 mesi e l’importo che da 225.000 euro passa a 500.000 con premio lordo annuo che transita da 90.000 a 100.000 euro.
– Inserimenti progettazione per rimozione passaggio a livello a Roverbella del costo di 54.174 euro

Per quanto riguarda il Piano triennale del fabbisogno di personale 2023 – 2025 scatta l’adeguamento costi del piano del fabbisogno agli incrementi contrattuali previsti dal CCNL Funzioni Locali 16/11/2022 e agli stanziamenti di Bilancio 2023 assestati, con conseguente revisione della programmazione del fabbisogno coerente con gli spazi finanziari.

Si all’unanimità dal Consiglio Provinciale al nuovo regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti. Alla data dell’1gennaio 2023, per l’Imposta Provinciale di Trascrizione risultano pendenti presso le Corti di Giustizia Tributaria un ricorso in 1° grado e un ricorso in 2° grado. La Provincia ha ritenuto opportuno, pertanto, per ragioni di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, concedere al contribuente la facoltà di definire tali controversie pendenti in modo agevolato.

Approvati all’unanimità dal Consiglio provinciale anche gli indirizzi alle aziende speciali Formazione Mantova e Ufficio di Ambito (ATO) e alla società in house AGIRE. La Provincia ha ritenuto opportuno predisporre degli indirizzi, affinché i predetti soggetti svolgano la propria attività nel rispetto dei principi di legalità, buon andamento, economicità, trasparenza e pubblicità dell’azione amministrativa. Gli indirizzi riguardano la trasparenza e prevenzione della corruzione, il conferimento di incarichi a consulenti e collaboratori, l’acquisizione di servizi, forniture e lavori, la garanzia di un costante “flusso informativo” con la Provincia.

Infine via libera dal Consiglio provinciale con i voti a favore della maggioranza di una serie di modifiche che interessano le aziende speciali della Provincia Forma e Agire. Il Consiglio ha quindi ritenuto opportuno oltre che necessario:
– l’aggiornamento di alcune norme statutarie ai mutamenti, intervenuti all’esito della riforma attuata con la legge n. 56/2014 (legge Delrio);
– l’inserimento e/o la modifica di alcuni termini, relativi ad adempimenti contabili e finanziari in capo alle aziende speciali per adeguarli alle esigenze ed alle tempistiche di approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione, da parte della Provincia
– il rafforzamento, per le aziende speciali, di alcuni adempimenti di rendicontazione sulla corretta gestione aziendale a cura del Presidente e del Direttore, per una più puntuale verifica, da parte della Provincia, del rispetto dei principi contabili vigenti applicati agli organismi pubblici vigilati;
– la previsione di costanti flussi informativi, in concomitanza con la convocazione delle assemblee e dei consigli di amministrazione, per una adeguata e integrata istruttoria delle rispettive decisioni
– la previsione della possibilità che il Direttore dell’azienda speciale assegni, in attuazione di uno specifico atto di indirizzo del Consiglio di Amministrazione, a dipendenti dell’azienda, dotati di comprovata esperienza tecnico-professionale, l’incarico di sovraintendere ad uno o più ambiti operativi.
In particolare, con riferimento a tale ultima modifica appare opportuno che il Direttore dell’azienda speciale, quale soggetto dotato di ampie competenze giuridico[ amministrative, oltre che tecniche, possa decidere, in una logica di efficienza ed efficacia gestionale e sulla base di esigenze specifiche, di affidare a dipendenti dell’azienda, che ricoprono le posizioni funzionali più elevate e che siano dotati di comprovata competenza tecnico-professionale, l’incarico di sovrintendere a uno o più ambiti operativi.