MANTOVA – Un balzo dal cinquantottesimo al quarantaseiesimo posto per la provincia di Mantova nella speciale classifica della “Qualità della vita” 2023, stilata dal Sole 24 ore per il 34° anno consecutivo. Il territorio virgiliano brilla specialmente nelle speciali classifiche su “ricchezza e consumi” (33° posto) e “demografia, società e salute” (30°) nelle quali gravita attorno alla top 30. Performance peggiori per “affari e lavoro” e “ambiente e servizi” (entrambe al 50° posto), vicine al dato medio della classifica “giustizia e sicurezza” (45°), ampiamente al di sotto “cultura e tempo libero” (68°). Seppur in grande risalita, la posizione della provincia di Mantova, secondo gli indicatori del quotidiano economico, risulta peggiore rispetto alle province confinanti: Modena è alla posizione numero 7, Verona al 10, Parma all’11, Brescia al 15, Reggio Emilia al 16, Cremona al 18. Fanno peggio solo Rovigo (68° posto) e Ferrara (60°).
Guardando in generale, prima in classifica è Udine, poi Bologna e Trento. Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria ‘Ricchezza e consumi’ grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. Se a chiudere la top 10 c’è Verona, che l’aveva presidiata sia nel 2020 sia nel 2021, si notano particolarmente le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12ª e 13ª posizione.
Anche questa edizione fotografa una concentrazione del Mezzogiorno nella seconda metà della graduatoria, con l’unica eccezione di Cagliari che arriva al 23esimo posto. Ma non mancano le novità. In primis il ritorno di Foggia, 107esima, a vestire la maglia nera dopo dodici anni (era stata ultima nel 2011 e nel 2002). Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell’anno scorso: oltre a Latina (87esima), Frosinone (80esima), Imperia (81esima), Alessandria (70esima) e Rovigo (68esima), ci sono Grosseto (74esima), Viterbo (75esima), Rieti (73esima) e Massa Carrara (72esima). Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani; conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno, Potenza e Isernia. Tra le ultime cinque classificate arrivano anche Siracusa (104esima, perde 14 posizioni) e Napoli (105esima), perde 7 posizioni).
Restano sostanzialmente immobili, invece, le altre grandi aree metropolitane, quasi incapaci di ripartire dopo la pressione generata da emergenze e shock economici negli ultimi anni. Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di non perdere di vista la top ten e i loro primati, Roma è 35esima (-4 gradini), preceduta da Venezia (-12) e seguita da Torino (36esima) e Genova (47esima, in calo di 20 posizioni).