- ROMA – Sarebbero quattro le date individuate dal governo per la cosiddetta Fase 2 del contenimento, quella della prima riapertura delle attività produttive. Secondo una prima ipotesi ancora al vaglio dell’esecutivo, infatti, la riapertura avverrebbe a scaglioni con un controllo continuo sul numero dei contagi per impedire che l’R0 nazionale risalga sopra l’uno, in questo caso infatti sarebbero apportati i dovuti correttivi con nuovi stopQuesto al momento il calendario delle riaperture:
- 27 aprile: riapertura delle fabbriche per la produzione di macchine agricole (mentre resta aperta l’ipotesi di far ripartire anche i cantieri nautici);
- 4 maggio: riapertura dei cantieri edili, ripresa dei lavori in ambito manifatturiero, in particolare nel settore del tessile e della moda, e ripresa del gioco del Lotto;
- 11 maggio: riapertura dei negozi di abbigliamento e calzature, ma potrebbero essere previste riaperture anche per altre tipologie di esercizi commerciali;
- 18 maggio: riapertura di bar e ristoranti e parrucchieri: in questi casi saranno da monitorare costantemente le distanze tra clienti, nel rispetto del distanziamento sociale per evitare il contagio.
- Proprio a proposito della Fase 2 il viceministro dell’Interno e Capo politico di M5S Vito Crimi ha dichiarato: “Niente iniziative di singoli Comuni o Regioni in vista della riapertura perché si rischia di vanificare gli sforzi fatti finora. Nessuno dovrebbe prendere iniziative, si rischia di vanificare un percorso comune: c’è bisogno di unità d’intenti e non di iniziative estemporanee da parte di Comuni o Regioni” ha dichiarato infatti Crimi questa mattina intervenendo ai microfoni di “Radio anch’io” su Radio Uno.