Quingentole, il consiglio dice no al piano rifiuti. Inalterate Irpef e Imu

La piazza di Quingentole

QUINGENTOLE – No del consiglio comunale di Quingentole (tenutosi lo scorso 30 dicembre) al piano per la gestione integrata dei rifiuti urbani predisposto da Tea, per arrivare alla fusione con Siem entro il 2025. Tutti i comuni soci erano chiamati a votare il progetto, ma il consiglio comunale quingentolese, tranne il sindaco Luca Perlari, ha espresso voto contrario.
Il piano è stato presentato dallo stesso Perlari che, nonostante il voto positivo, in quanto consigliere provinciale e membro dell’assemblea dei sindaci, l’ha definito “non un buon progetto”. Un piano oneroso, 300 milioni in quindici anni, come ha spiegato il sindaco, un piano che non fa chiarezza su molti punti, come è emerso poi durante il consiglio.
L’obiettivo è: sostituire il porta a porta tornando alle isole ecologiche con cassonetti regolati da microchip per contare i conferimenti (diminuendo i costi di personale); creare un polo logistico interprovinciale per trattare i rifiuti riciclati e realizzare un termovalorizzatore per la frazione indifferenziata, che possa anche produrre energia. Nella corposa dispensa consegnata ai comuni e a tutti i consiglieri, però, non si parla di dove potrebbe essere realizzato l’impianto. Perlari ha annunciato in consiglio che i sindaci del Basso Mantovano hanno presentato la richiesta di considerare il sito di Pieve “non idoneo”. Però, ha anche aggiunto, “questo non vuol dire che se il piano passa, la nostra richiesta venga accettata”. La mancata informazione sull’individuazione del luogo sarebbe giustificata dal “segreto industriale”.
“Inaccettabile accettare di firmare un piano alla cieca, senza sapere nemmeno dove potrebbe essere costruito il termovalorizzatore” ha commentato dalla minoranza Daniela Marchi. “Non si vuole essere contrari a prescindere alla novità, ma il nostro territorio in termini ambientali ha già dato: qui abbiamo discariche e centrali termoelettriche. I rischi per un aumento dell’inquinamento sono troppo alti. E poi sarebbe corretto sapere un po’ di più su come verrà predisposto il piano: quante isole ecologiche avremo e come saranno organizzate? Proprio ora che la popolazione si è abituata al porta a porta, con ottimi risultati in termini di riciclo, è proprio necessario tornare ai cassonetti?”. Al voto, la minoranza ha detto no.
No anche da tutti i consiglieri di maggioranza (astenuto solo Marangoni) cui il sindaco, staccandosi dal giudizio, ha lasciato libertà di scelta. Anche Manicardi ha motivato il suo no, sostenendo l’impossibilità di accettare un piano che presenta troppe incertezze, alti costi e ulteriori rischi ambientali per il territorio Destra Secchia.

L’altro punto importante del consiglio è stata l’approvazione del bilancio di previsione finanziario triennale 2025-2027. Piano che Perlari, presentandolo nelle linee generali, ha definito “un piano che non lascia spazi di manovra”: nessun aumento dell’imposizione fiscale ma nemmeno una diminuzione, mantenute quindi aliquota Irpef e Imu degli anni precedenti.
La minoranza, per voce del consigliere Marchi, ha chiesto conto della ulteriore riduzione di organico del Comune, con il pensionamento di un operatore ecologico, e se ne è prevista la sostituzione, dato che al lavoro ora ne rimane solo uno.
“Per il momento non verrà rimpiazzato – ha detto Perlari – Pensiamo che uno basti; utilizzeremo affidamenti di servizi esterni se necessario”.
La minoranza ha fatto presente che il dipendente attivo si deve anche occupare per mezza giornata del trasporto scolastico e quindi gestire pure manutenzione del verde e cura del cimitero forse è eccessivo.
Quingentole Vive ha chiesto pure notizie del servizio di trasporto protetto, la cui riattivazione era tra i punti del programma elettorale del Collettivo.
“Me ne sto interessando in prima persona – ha risposto il sindaco – Sono in contatto con il Comune di Schivenoglia per rimettere in piedi il servizio. Si tratta di trovare i volontari, basterebbero un paio qui da noi e un paio a Schivenoglia. A gennaio riprendiamo il discorso”.
Ancora, l’opposizione ha chiesto quando sono in programma le annunciate asfaltature del paese: “Contiamo di farlo in primavera – ha detto ancora il sindaco – abbiamo aspettato che fosse presentato il maggior numero di allacci alla fibra, che adesso sono circa 80”.
Il bilancio è passato con il voto contrario della minoranza.
Approvati poi in consiglio altri punti: il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio comunale (come l’anno scorso sono in vendita un appartamento delle case popolari di via Roma, a metà viale dei tigli, e alcuni terreni in area artigianale); la destinazione (alle associazioni locali) del gettone di presenza dei consiglieri comunali, poco più di 9 euro a consiglio; il rinnovo della convenzione con Quistello e San Giacomo delle Segnate per l’utilizzo del Centro di raccolta intercomunale rifiuti a Quistello in via Ca’ Rossa.
Al termine il consiglio comunale ha accolto la dottoressa Cristiana Bazolli che, dal 2 gennaio è in pensione, per ringraziarla del lavoro svolto in questi anni e per la consegna di una targa.