Raddoppio ferroviario Mantova-Piadena, e fine 2022 le procedure di gara. Realizzazione entro il 2026

CREMONA – Ieri a Cremona incontro tra il Commissario Chiara De Gregorio amministratori e categorie economiche. Scopo dell’incontro quello di un reciproco aggiornamento sullo stato dell’iter progettuale e di realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria tra Codogno, Cremona e Mantova (compresi i superamenti dei passaggi a livello) con particolare attenzione al tratto Piadena-Cremona-Codogno.

Per quanto riguarda il primo lotto tra Mantova e Piadena, già interamente finanziato anche con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si attende la chiusura della conferenza di servizi, alla quale seguirà la validazione del progetto e, previo parere dei ministeri competenti, entro la fine del 2022 si passerà all’indizione delle procedure di gara e quindi alla fase di progettazione esecutiva e realizzazione dell’opera che dovrà essere compatibile con le tempistiche di realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR e concludersi entro il 2026.

Per la tratta Piadena-Cremona-Codogno le risorse per la realizzazione dell’opera sono già previste per 715 milioni di Euro nell’ambito del Contratto di Programma 2022-2026 tra Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. La restante parte di finanziamento, per cui si ipotizzano al momento circa 235 milioni di euro aggiuntivi, sarà esattamente quantificata nella fase di redazione del progetto esecutivo, anche in considerazione degli aumenti del costo dei materiali e dell’entità delle opere compensative e sarà pertanto oggetto di una successiva richiesta.

Rispetto all’iter amministrativo e progettuale, il primo step sarà il completamento del Progetto di fattibilità tecnico economica, che si dovrebbe concludere indicativamente entro aprile 2023. Questo progetto, considerato l’importo dei lavori, dovrà essere sottoposto, come da vigenti disposizioni normative, alla procedura del dibattito pubblico con l’individuazione del coordinatore, la pubblicazione del progetto preliminare e la parte di confronto vero e proprio con il territorio per l’ascolto delle indicazioni e osservazioni dei portatori di interesse.

Seguirà la fase di rielaborazione e quella di presentazione del progetto che terrà conto del confronto avvenuto a livello territoriale. Dopo questo percorso (che dovrà durare 300 giorni circa), il progetto sarà inoltrato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per una prima approvazione e redazione del progetto definitivo. L’intera procedura potrebbe concludersi nel 2024 ed entro la fine del 2025 si procederà con la gara e la successiva assegnazione e poi l’inizio dei lavori. L’espletamento dell’importante fase del dibattito pubblico consentirà di contenere i tempi successivi rispetto ad una normale conferenza dei servizi.