MANTOVA – Una ragazzina di soli 13 anni di Mantova accusa lo zio di ben “trenta abusi sessuali” che sarebbero avvenuti lo scorso anno nell’arco di alcuni mesi. Lo zio, comparso ieri in tribunale a Mantova davanti al giudice Giacomo Forte per l’udienza preliminare, ha di nuovo negato tutto. E ora la difesa dell’uomo ha richiesto l’incidente probatorio per sentire due testimoni: la presunta vittima e un’amica di questa alla quale aveva confidato le violenze.
L’obiettivo è verificare l’attendibilità della nipote e dell’amica che nel frattempo avrebbero pesantemente litigato al punto da venire anche alle mani. Perchè questa lite? Ci sono davvero gli estremi per andare avanti con il procedimento con un eventuale rinvio a giudizio? L’incidente probabatorio dovrà rispondere a questi interrogativi. Lo zio, davanti al giudice, nel rigettare l’accusa ancora tutta da provare, ha dichiarato che lui si sarebbe solo interessato del futuro della nipote e, una volta andato a vivere nella sua casa, avrebbe evidenziato forti contrarietà ad alcune sue frequentazioni.