L’attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City, che ha provocato tre morti e diversi feriti, è stato “un errore da parte degli israeliani”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, rendendo noto che c’è stato un colloquio tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu per affrontare la questione, dopo il quale il premier israeliano avrebbe deciso di rilasciare una dichiarazione per spiegare l’accaduto. Nel raid è rimasto ferito a una gamba anche il parroco Gabriel Romanelli.
“Israele si rammarica profondamente che un colpo vagante abbia colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli”, ha affermato l’Ufficio di Netanyahu in una nota pubblicata su X, sottolineando l’impegno delle autorità israeliane a fare chiarezza sull’accaduto: “Israele sta indagando sull’incidente e resta impegnato nella protezione dei civili e dei luoghi sacri”.
Idf: “Chiesa a Gaza colpita per errore, puntiamo solo obiettivi militari”
L’esercito israeliano ha confermato che la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza è stata colpita accidentalmente da schegge di un colpo di carro armato sparato durante un’operazione militare nella città. Secondo quanto si apprende da una nota dell’Idf, tre persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite. “È emerso che frammenti di un proiettile sparato durante un’attività operativa nella zona hanno colpito per errore la chiesa”, si legge nella dichiarazione, precisando che l’incidente è attualmente oggetto di indagine.
Le forze armate israeliane hanno ribadito di colpire “esclusivamente obiettivi militari” e di compiere “ogni sforzo possibile per limitare i danni a civili e strutture religiose”. L’Idf ha inoltre espresso rammarico per “qualsiasi danno non intenzionale causato” a persone o edifici non coinvolti nelle ostilità. Il bilancio del raid israeliano sulla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City è di tre morti e nove feriti, ha riferito in una nota il Patriarcato latino a Gerusalemme, evidenziando che “questa tragedia non è più grave o più terribile delle tante altre che hanno colpito Gaza. Molti altri civili innocenti sono stati feriti, sfollati e uccisi. Morte, sofferenza e distruzione sono ovunque”. Secondo il Patriarcato latino di Gerusalemme, “è arrivato il momento che i leader alzino la voce e facciano tutto il necessario per mettere fine a questa tragedia, ingiustificata dal punto di vista umano e morale”.
Hamas: “Crimine di guerra”
“Prendere di mira moschee, chiese, ospedali e strutture civili a Gaza è un crimine di guerra che richiede una presa di posizione da parte della comunità internazionale”, ha affermato Hamas in una nota. “L’attacco dell’esercito di occupazione alla chiesa del monastero latino di Gaza City costituisce un nuovo crimine commesso contro i luoghi di culto e gli sfollati”, ha aggiunto.
Meloni: “Attacchi inaccettabili”
“Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il vicepremier Antonio Tajani ha scritto su X: “Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. È tempo di fermarsi e trovare la pace”.
Axios: Egitto, Qatar e Usa hanno presentato nuova proposta a Israele e Hamas
L’accordo per Gaza potrebbe essere più vicino, dopo l’ultima – aggiornata – proposta presentata a Israele e Hamas dai mediatori Qatar, Egitto e Stati Uniti. Lo rivela Axios, secondo cui l’accordo comporterebbe un cessate il fuoco di 60 giorni, il rilascio di 10 ostaggi vivi e 18 morti, il rilascio di prigionieri palestinesi in Israele e l’aumento degli aiuti alla Striscia.
Adnkronos