MANTOVA – Ha alle spalle un lungo curriculum di reati il tunisino 33enne che ieri ha minacciato, coltello in pugno, dipendenti e clienti della Coop di Mantova e il titolare di una pescheria, seminando poi il panico in centro, prima di essere bloccato dai carabinieri con un taser. La cattura è stata supportata anche da personale della Questura.
Solo un paio di giorni prima l’uomo, irregolare in territorio italiano, era già stato fermato, sorpreso a gravitare nella zona del centro in possesso di strumenti atti a offendere: alcuni cacciaviti che portava con sé senza alcuna giustificazione.
Il suo passato giudiziario, inoltre, racconta di numerosi precedenti: a Genova e Parma si era reso protagonista di reati contro il patrimonio, tra cui furti e ricettazioni. Non solo: su di lui gravano anche contestazioni per rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Una carriera criminale che lo ha visto entrare più volte in maniera irregolare e disordinata nella vita delle comunità in cui ha transitato, accumulando denunce e procedimenti penali.
Il nuovo episodio di ieri, che ha richiesto un intervento deciso per evitare conseguenze peggiori, segna l’ennesimo capitolo di una lunga sequenza di comportamenti violenti e pericolosi. E il grave episodio ha riacceso il dibattito in città sulla sicurezza. L’amministrazione comunale cittadina, tramite l’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi, ha ribadito la volontà ferma di intensificare ulteriormente i controlli per rendere più sicura la zona del centro.