Regionali, i candidati del Terzo Polo: “una politica del fare per le carenze del territorio”

MANTOVA – La critica al centro destra che ha governato da anni Regione Lombardia è a tutto campo, dalle infrastrutture e i trasporti e il conseguente isolamento del territorio mantovano, alla sanità, dalla scuola alle Rsa. E’ quella sottolineata stamani durante la presentazione ufficiale nel foyer del teatro Sociale dei quattro candidati del Terzo Polo e quindi Luca Malavasi e Claudia Pavarini di Azione, e Fabio Madella e Francesca Pistoni di Italia Viva. Tutti e quattro ribadiscono come il Terzo Polo con la Moratti sia per una vera “politica del fare” che sappia affrontare le tante criticità lasciate irrisolte dal cenrtro destra.
E’ Madella a prendere per primo la parola e ad evidenziare le carenze dell’Amministrazione Fontana in materia di collegamenti con “l’autostrada Cremona-Mantova richiesta a gran voce dal territorio ma rimasta solo nelle parole della Regione”, poi i trasporti “con la gestione deficitaria di Trenord” e le Rsa “i cui costi sono sempre più sulle spalle delle famiglie visto che la Regione non ha provveduto ad adeguare la quota sanitaria a proprio carico”.
Madella, che è anche coordinatore provinciale di Italia Viva, non fa sconti nemmeno al Governo visto che è espressione delle stesse forze politiche che guidano la Regione. “Hanno fatto aumentare i costi dei carburanti non confermando il taglio delle accise salvo ora tentare di fare un dietrofront, l’ennesimo dietrofront da quando il centro destra governa. Poi hanno previsto agevolazioni per le squadre di calcio togliendo invece i provvedimenti a favore dei giovani”.
“Dall’altra parte abbiamo un centro sinistra sempre più piegato verso l’anima populista del Movimento Cinque Stelle, alleato del Pd per la Regione, che sappiamo ad esempio essere da sempre contrario all’autostrada Cremona-Mantova. Noi ci proponiamo come un’opzione importante per togliere Mantova dall’isolamento, per ridare dignità alla sanita territoriale che manca da troppo tempo, per agire sulla formazione e dare ai giovani opportunità di impiego e crescita”.
Luca Malavasi di Azione imposta il suo intervento partendo dai dati, in particolare quelli dell’ultima indagine de Il Sole 24 ore sulla Qualità della Vita che ha visto Mantova scivolare in 58esima posizione. “Per Affari e Lavoro siamo addirittura 95esimi, solo Rovigo fa peggio di noi tra le province confinanti. Questo sta a significare la mancanza di una politica di sostegno alle imprese così come di una politica attenta alla formazione“.
“Com’è possibile poi che Cremona sia al 7° posto per assistenza ad anziani e disabili e Mantova al 69°?” Anche questo dimostra la mancanza di politiche da parte della Regione, esattamente come per il Trasporto pubblico locale che andrebbe assolutamente riorganizzato” dichiara Malavasi che a tal proposito spiega come diversi ragazzi di terza media siano costretti a scegliere la scuola superiore non in base alle proprie attitudini ma guardando a quelle più facilmente raggiungibili dai trasporti pubblici sempre più carenti. “Bisogna intervenire al più presto su tutti questi fronti se vogliamo anche frenare lo spopolamento del nostro territorio” sottolinea il candidato che alle spalle dieci anni da sindaco di Quistello dove è tutt’ora consigliere comunale.
Claudia Pavarini, ingegnere energetico, rimarca la necessità di promuovere “una sostenibilità che non deve essere solo ambientale ma anche sociale ed economica”.
A tal proposito la candidata di Azione dice si alla decarbonizzazione ma ribadisce la necessità di uno sviluppo che vada nella strada ad esempio della Hydrogen Valley e delle Comunità energetiche”.
Francesca Pistoni, candidata di Italia Viva, torna sulle carenza infrastrutturale del territorio mantovano, sia per quanto riguarda le strade che le ferrovie ed evidenzia la necessità di potenziare alcuni servizi come gli ospedali sul territorio.
A proposito di infrastrutture i candidati renziani rimarcano il grande lavoro svolto da Matteo Colaninno affinchè si concretizzasse il raddoppio ferroviario della Mantova-Cremona- Codogno e, sul versante delle politiche sociali, quello di Elena Bonetti con il Family Act.