MANTOVA – Sui treni regionali gli scenari probabilmente non cambieranno di molto e rimarranno con i pochi viaggiatori visti nelle ultime settimane ma da lunedì prossimo i posti a sedere sui treni aumenteranno perchè con una ordinanza oggi Regione Lombardia ha abrogato, in anticipo rispetto alla scadenza del 30 agosto, le disposizioni più restrittive rispetto a quanto previsto dal decreto ministeriale dell’11 giugno scorso a cui invece ora si adegua.
La norma regionale per la verità non è chiarissima e sta creando non poche perplessità tra i pendolari perchè non è esplicitata la percentuale esatta in più di quanti posti a sedere potenzialmente possono essere occupati sui treni.
Dovrebbe decadere tanto sui treni che sugli autobus anche l’uso dei guanti mentre rimane obbligatoria la mascherina.
Una norma non chiara ma “che soprattutto non tiene conto di quella che ancora è la situazione dell’epidemia in Lombardia” dichiara Andrea Bertolini, della segreteria regionale dell’Utp, l’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico. Un provvedimento dunque prematuro secondo Bertolini, un altro degli errori di Regione Lombardia per i quali il dirigente Utp ricorda le indagini della magistratura e dichiara: “saranno i magistrati a fare luce su tutto”.
Per quanto riguarda il trasporto su gomma, il presidente di Apam Daniele Trevenzoli spiega che, dopo l’ordinanza odierna, “le restrizioni di carico (viaggiatori sia seduti che in piedi) potenzialmente potrebbero salire al 60% anche se non è detto che sarà davvero così viste le non facili prescrizioni da seguire come il fatto che i viaggiatori dovrebbero essere seduti tutti in un’unica direzione, cosa possibile sugli autobus extraurbani ma non su quelli urbani”.