MANTOVA – Tornare a Mantova è per Matteo Renzi come tornare in un posto di amici. Lo ripete lui stesso fin da quando scende dall’auto davanti al Bibiena dove un teatro gremito, pur nel rispetto delle normative anti-Covid, lo attende.
Prima c’è il tempo per qualche veloce battuta con i giornalisti, ribadisce che le priorità di questo momento sono il lavoro, con la necessità di creare occupazione e non assistenzialismo, e la scuola. Parla del referendum sicuro che bisognerà mettersi a lavorare dal giorno dopo perchè questo taglia i parlamentari, ma lascia intatti i problemi del bicameralismo perfetto. Ma lo spazio più ampio è per la politica locale
Intervista Matteo Renzi, leader Italia Viva
Renzi torna sulla collaborazione con Palazzi anche durante il suo intervento dal palco. E il grande cambiamento di Mantova che ribadisce gli dà lo spunto per tornare a parlare della politica come possibilità di cambiare le cose
Intervento Matteo Renzi, leader Italia Viva
Renzi torna anche sul Mes e dichiara: ” ce lo prenderemo perchè quei 37 miliardi servono alla sanità di questo Paese non alle fissazioni ideologiche di qualcuno“. Sul palco del Bibiena c’è schierata tutta la lista di Italia Viva che corre per le comunali in città. A fianco di Renzi ci sono i due massimi esponenti mantovani del partito, il ministro Elena Bonetti e il deputato Matteo Colaninno. Entrambi si soffermano su quello che definiscono il grande lavoro svolto per Mantova, e le risorse stanziate per il raddoppio della ferrovia Mantova-Milano. Colaninno definisce Palazzi “il miglior sindaco che probabilmente Mantova abbia mai avuto” e lui poco dopo fa capire di essere in piena sintonia con i renziani spiegando che la sfida dei prossimi cinque anni è “connettere Mantova all’Europa grazie a infrastrutture, ricerca, università“.