Residenza Domus Pasotelli in festa per la canonizzazione di Madre Maria Domenica Mantovani

BOZZOLO – Alla Residenza Domus Pasotelli Romani di Bozzolo oggi è stata una giornata di festa ma anche di orgoglio. Madre Maria Domenica Mantovani, cofondatrice dell’Ordine della Piccole Suore della Sacra Famiglia a cui venne affidata la gestione della Struttura bozzolese fin dall’apertura nel 1977, stamani è stata proclamata Santa da Papa Francesco.
La Residenza dal 2015 è poi passata i gestione alla Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus “senza soluzione di continuità nel carisma e nel prendersi cura della fragilità” spiega il direttore Antonino Pettina. Le Piccole Suore della Sacra Famiglia hanno però continuato a scolgere assistenza spirituale fino al 2018.
E’ sempre il direttore a spiegare che ogni anno, il 2 febbraio, giorno della morte di Madre Maria Domenica Mantovani che avvenne nel 1934, alla Domus Pasotelli la si ricorda con una messa.
Maria Domenica Mantovani nacque a Castelletto di Brenzone il 12 novembre 1862 ed era la primogenita di Giovanni Battista Mantovani e Prudenza Zamperini.
Il giorno dopo la sua nascita ricevette il Battesimo.
Sin da bambina ricevette una buona educazione cristiana dai suoi genitori, dimostrandosi molto incline alla preghiera e maturando una profonda sensibilità religiosa.
Frequentò con singolare profitto la scuola elementare, ma non poté proseguire gli studi a causa delle scarse condizioni economiche della famiglia.
Nel periodo della sua adolescenza, il suo parroco, Giuseppe Nascimbeni, la incoraggiò a visitare gli ammalati e ad insegnare il catechismo in parrocchia.
L’8 dicembre 1886, fece un voto di castità in forma privata e chiese alla Madonna di vivere a pieno la propria vocazione.
Nel 1892 fondò l’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia insieme a padre Nascimbeni, divenendone la prima Superiora e guidando per quarant’anni la congregazione.
Suor Maria Domenica e quattro sue compagne fecero la loro professione solenne il 4 novembre 1892. L’Istituto ricevette l’approvazione papale da Pio XI il 3 giugno 1932. Morì due anni più tardi a seguito di alcune complicazioni di una forma influenzale.
Nel 1987 i suoi resti mortali furono trasferiti vicino a quelli del suo amico e confessore Giuseppe Nascimbeni

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