MANTOVA – Un altro giardino recuperato nel centro cittadino e pronto per essere messo a disposizione delle associazioni e della cittadinanza. Si trova all’inizio di via Acerbi, dietro un alto muro di cinta che lo rende invisibile ai passanti, e fa parte del complesso dell’ex chiesa di San Cristoforo, che da qui al 2030 sarà a sua volta oggetto di un importante intervento di recupero grazie al quale diventerà, nelle intenzioni dei curatori, uno spazio multifunzionale per organizzare esposizioni, concerti e altre attività sociali e culturali.
Dietro l’operazione, così com’era stato in passato per la riqualificazione di Santa Maria della Vittoria e delle Pescherie di Giulio Romano, c’è l’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani. Questa volta però, come ha sottolineato il presidente Italo Scaietta stamani durante la presentazione dell’intervento, l’interlocutore è direttamente lo Stato. Al termine di un iter istituzionale che ha portato alla stipula di una concessione per un periodo di 50 anni all’Associazione per il recupero dell’ex chiesa e dell’annesso giardino, la comunità mantovana può tornare a beneficiare di quello che Massimiliano Iannelli, direttore regionale dell’Agenzia del Denanio, definisce “un bene culturale che rappresentava un buco nero nel centro della città”.
“Avevamo preso un impegno: recuperare questo spazio entro la primavera – gli fa eco Scaietta -. L’apertura del giardino testimonia la riuscita di quell’intento”.
Per capire come si è giunti alla riapertura degli spazi esterni bisogna tornare indietro agli ultimi mesi del 2023, quando l’associazione virgiliana ha definito l’iter con lo Stato e stipulato una convenzione con la Casa Circondariale di Mantova, che ha messo a disposizione alcuni detenuti (quattro quelli finora impiegati) per le attività di sgombero e di pulizia dell’immobile che fa angolo tra via Acerbi e via Giulio Romano e del relativo giardino. “Era una scommessa – afferma Metella Romana Pasquini Peruzzi, direttrice del carcere cittadino – individuare un gruppo di persone detenute che potessero assumere questo onere, disposte ad aderire a un progetto che le avrebbe viste coinvolte in un impegno gratuito fatto di continuità, costanza e responsabilità. Qualità che ho subito percepito in chi si è messo a disposizione, a testimonianza del fatto che questi progetti servono a far capire ai detenuti che devono coltivare la speranza di poter contare in un futuro migliore”.
L’accordo con la Casa Circondariale ha una durata di 24 mesi. Sotto l’egida degli architetti Andrea Cattalani e Marco Bonfà, consiglieri dell’associazione Amici di Palazzo Te, dallo scorso novembre sono iniziate le operazioni di sgombero (sono state portate via quasi due tonnellate di inerti) e pulizia.
Terminato l’intervento relativo al giardino, che è stato finanziato dal Comune di Mantova, si spera di passare al più presto all’ex chiesa, che necessita di lavori importanti quali la messa in sicurezza delle parti pericolanti, la sistemazione del tetto e, tramite una collaborazione con la scuola di restauro dell’Istituto Santa Paola, il recupero degli stucchi. Il tutto entro il 2030, come stabilito dal vincolo flessibile stipulato con il demanio, attraverso la partecipazione a bandi – si sta già aspettando una risposta da parte di Fondazione Cariplo relativamente a un recente concorso. Il costo totale si aggira intorno al milione di euro, con il quale si potrà tornare a usufruire di una grande e storica sala da 450 metri quadri che potrà ospitare fino a 250 spettatori circa.
Un luogo che manterrà intatte (o quasi) le tracce del suo lungo e non lineare passato di chiesa fondata nel 1480 dall’Ordine dei Celestini, poi sconsacrata dall’ordinamento napoleonico e infine adibita a deposito, fino alla chiusura avvenuta oltre trent’anni fa.
Adesso è tempo di riavvolgere i fili della storia e proiettarsi nel futuro per riconsegnare gli spazi alla collettività. Partendo dal giardino, che già da sabato 9 giugno ospiterà il suo primo concerto a cura dell’associazione Stefano Gueresi e poi, dal 14 giugno, alcune esibizioni inserite nel cartellone della seconda parte della stagione di Mantova Musica.