OGLIO PO – I fondi per la rigenerazione urbana finiscono tutti al sud. C’è grande amarezza tra i sindaci mantovani dell’Oglio Po che, con progetti differenti, in comune con altri territori cremonesi, avevano partecipato ai bandi riguardanti “rigenerazione urbana volta alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale”. Bocciato il progetto di Canneto, Acquanegra, Bozzolo, Calvatone, Tornata, Drizzona e Isola Dovarese, così come l’altro che ha coinvolto le mantovane Commessaggio, Dosolo, Pomponesco e Sabbioneta, in un bando diretto ai piccoli comuni. Era capofila Gussola, e partecipavano anche altri comuni cremonesi come Martignana, Rivarolo del Re e San Giovanni in Croce. I dati sottolineano come dei 296 milioni, 161 siano finiti in Campania, quasi 50 in Calabria, 60 in Sicilia, 19,3 in Puglia e 5 nelle Marche. Tutte le altre regioni a bocca asciutta. Grande amarezza da parte dei sindaci, che contestano (con ottime ragioni, peraltro evidenti) che i criteri di assegnazione siano fortemente sbilanciati.
Per quanto riguarda le posizioni a livello lombardo, dopo l’accoglimento da parte della Regione del finanziamento da 16 milioni di euro per l’area interna Oltrepò Destra Secchia, dovrebbe essere giunta a maturazione la proposta degli oltre trenta comuni dell’area Oglio Po, corrispondente al territorio del vecchio Gal Oglio Po, che hanno presentato un comune progetto di sviluppo nei mesi scorsi, vagliato dalla Regione ed in attesa di validazione a livello finanziario.