MANTOVA – Coldiretti Mantova, il più importante sindacato agricolo di rappresentanza del territorio, ha scritto al Prefetto, Michele Formiglio, e al Presidente della Provincia, Carlo Bottani, sul rischio di contagio della peste suina.
In particolare, nella missiva inviata al Presidente Bottani Coldiretti Mantova ha chiesto che venga attivato al più presto il piano di controllo del cinghiale da parte dell’Amministrazione Provinciale di Mantova, incaricando, se necessario, anche gli operatori esterni abilitati all’abbattimento di questi ungulati. La Provincia di Mantova, con un patrimonio suinicolo di oltre 1,1 milioni di capi, è la seconda realtà territoriale della Lombardia per numero di maiali allevati – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra.
Numeri che espongono ad alto rischio l’economia di un’intera provincia, sulla quale opera una filiera articolata fra allevamenti, macelli, industria di lavorazione delle carni, mangimisti. La peste suina africana, in rapida diffusione sul territorio nazionale, può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa, con una mortalità fino al 90% per questi animali, pur non essendo trasmissibile agli esseri umani, ha reso noto Coldiretti Mantova.
La situazione di emergenza che siamo costretti ad affrontare – ha ora è frutto della mancata azione di prevenzione e contenimento, come peraltro Coldiretti ha ripetutamente denunciato nelle piazze e nelle sedi istituzionali, per far fronte alla moltiplicazione dei cinghiali. Sul territorio mantovano – ha specificato il sindacato agricolo – la popolazione di cinghiali non ha ancora raggiunto una numerosità elevata, ma dobbiamo assolutamente evitare che questa prolifichi ed inizi in breve tempo a diffondersi in modo esponenziale.