Ritardi vaccini Covid nel mantovano, Lombardia: “Problemi risolti”. Le opposizioni: “Permangono difficoltà, vigileremo”

Stiamo monitorando molto da vicino i dati sulla variante indiana e ci sono evidenze promettenti sulla possibilità che i vaccini a mRna siano in grado di neutralizzarla
Quest’oggi si è svolta l’audizione della Commissione Sanità in Regione Lombardia, a cui ha partecipato il direttore generale welfare Marco Trivelli. L’argomento toccato è quello dei ritardi nella distribuzione dei vaccini anti-Covid sul territorio mantovano. Nella sua relazione, Trivelli ha ammesso ritardi e difficoltà che si sono registrati nel nostro territorio, dovute a ragioni di tipo logistico. Problemi che secondo la Regione sono stati definitivamente risolti, le opposizioni però non sono di questo avviso.
FIASCONARO (M5S): “PROBLEMI RISOLTI? DALLE SEGNALAZIONI PARREBBE DI NO. CONTINUEREMO A VIGILARE”
“Sono tornato sul tema dei ritardi nella distribuzione dei vaccini sul territorio mantovano – spiega il consigliere M5S Andrea Fiasconaro –, dopo la mia richiesta di informazioni fatta una settimana fa, incalzando il Direttore Trivelli affinché mi aggiornasse sulla situazione. Ritardi e difficoltà che, lo ricordo, si sono registrati soprattutto nel nostro territorio e lo stesso Trivelli lo ha confermato durante l’audizione. Il motivo sarebbe da ricondurre a “ragioni di tipo logistico”. Avrei volentieri approfondito la questione se ci fosse stata anche l’Assessore Moratti, la quale ha comunicato però che d’ora in avanti presenzierà alle Commissioni, in sua vece, solo Trivelli. Un comportamento a mio avviso poco istituzionale e scorretto nei confronti dei consiglieri. Trivelli ha aggiunto che la situazione, da qualche giorno, è risolta. Prendo atto, dunque, di queste dichiarazioni – conclude Fiasconaro – Mi sembrava doveroso incalzare il Direttore e l’assessorato e chiedere informazioni, anche se le numerose segnalazioni ricevute e le notizie apparse sulla stampa locale sembrano dire tutto il contrario. Segnalazioni che continuo a ricevere, perché evidentemente delle difficoltà ci sono ancora, nelle Rsa e non solo. Continuerò a seguire da vicino lo sviluppo della  vicenda, pronto a raccogliere altre segnalazioni dai cittadini.”

FORATTINI (PD): “POCA CHIAREZZA SUI RITARDI A MANTOVA. ORA SI COINVOLGANO GLI OSPEDALI PRIVATI ACCREDITATI PER AFFIANCARE MANTOVA E PIEVE E SI CHIUDA L’ACCORDO CON I MEDICI DI BASE”

“Il piano vaccinale lombardo prosegue tra incertezze e ritardi – dice la consigliera del Pd Antonella Forattini -. Serve ascoltare i territori e garantire che nessuno venga lasciato indietro. Fin qui, c’è stato poco ascolto e poca chiarezza, soprattutto per quanto riguarda la provincia di Mantova. Provincia che vai, Ats che trovi: le risposte purtroppo non sono le stesse. Ma anche in generale, i ritardi si sprecano”.

“Domani, finalmente, si terrà con incredibile ritardo l’incontro con i medici di base per pianificare i vaccini agli over 80 che non possono spostarsi da casa. Ancora nessuna notizia, invece, per i malati cronici under 80. Indietro anche la pianificazione degli hub per la vaccinazione massiva che, a quanto ci hanno detto, non apriranno prima di metà aprile”.

“Intanto, sul ritardo nella consegna dei vaccini che ha coinvolto Mantova nei giorni scorsi, Trivelli è stato ancora vago e ha parlato di questioni logistiche. Spero che questa scarsa attenzione non venga applicata anche nell’individuazione dei poli vaccinali necessari alla fase 2 e alla vaccinazione di massa, dove servirà garantire capillarità sul territorio. Trivelli ha confermato che le Ats potranno stipulare appositi contratti di scopo con gli ospedali privati e, auspico, anche con gli ospedali privati accreditati come quello di Suzzara, che potranno affiancare i poli vaccinali principali (nel nostro caso Mantova e Pieve) già a partire dalla vaccinazione degli ultra ottantenni. Questo risolverebbe, ad esempio, il problema del Basso Mantovano che così potrebbe appoggiarsi all’ospedale di Suzzara, limitando i disagi ai cittadini. Invito, quindi, la direzione generale dell’ATS a confermare questa intenzione e i Sindaci del territorio a farsi voce attiva per stimolare una scelta di questo tipo”.

“Nel frattempo – conclude Forattini – tra ritardi e una generale mancanza di comunicazione, l’assessore Moratti rifiuta di venire in Commissione Sanità, lasciando la patata bollente al direttore Welfare. Una scelta poco rispettosa del principio di dialogo istituzionale e di confronto tra le parti”.