Rivalta, dall’intreccio della canna palustre all’architettura e al design

RIVALTA SUL MINCIO – Quando gli antichi mestieri si uniscono all’innovazione nasce il progetto “Weaving Landscapes” che vede uniti Politecnico di Milano, TextilesHub, l’azienda mantovana impegnata nell’innovazione per il tessile PolRe, Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume di Rivalta sul Mincio, Associazione Genius Loci Mincio e Comune di Rodigo, con il supporto di Parco del Mincio e Provincia di Mantova.

Tecniche antiche e nuovi saperi si fondono insieme ecco allora che la tradizionale tecnica di intreccio della canna palustre, si trasferisce in architettura e design sfruttando polimeri riciclati
L’iniziativa è stata illustrata questa mattina da Nadia Zamporetti (fondatrice della start-up PolRe e dell’associazione Genius Loci Mincio), Gianni Grassi (sindaco di Rodigo), Alessandra Zanelli (docente del Politecnico di Milano), Maurizio Pellizzer (Presidente del Parco del Mincio) e Carlo Bottani (presidente della Provincia di Mantova).

Per due giorni, ieri e oggi, 50 studenti del Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, Corso in “Design of Ultra-Lightweight Building Systems”, hanno partecipato a uno speciale workshop strutturato appositamente sul territorio di Rivalta sul Mincio, con l’obiettivo di trasferire le antiche tecniche dei mestieri del fiume – studiate, valorizzate e diffuse attraverso il Museo Etnografico – a studenti provenienti da tutto il mondo, affinché possano riproporle in impieghi innovativi ed ecosostenibili in architettura e design.

Nella prima parte del laboratorio, gli studenti hanno lavorato insieme a due artigiani impagliatori mantovani, Ettore Gastini di Moglia e Angelo Milani di Cavriana, che da sempre si impegnano per tramandare le conoscenze sull’intreccio della canna palustre e le pratiche dei mestieri del fiume come la realizzazione di ceste, ma anche del “bartavello” per la pesca.

Quindi si è passati alla seconda fase, quella in cui gli studenti hanno lavorato su idee e modelli in cui trasferire le tecniche di intreccio tradizionali e tipiche del territorio, grazie alle potenzialità di materiali altamente innovativi, flessibili, durevoli e resistenti, che permettono di replicare le tecniche di intreccio per creare elementi architettonici e complementi d’arredo. I materiali sono quelli brevettati dall’azienda mantovana PolRe, specializzata nella ricerca e l’innovazione in campo tessile: una tecnologia che prevede un cuore di polimero riciclato e un esterno realizzato con diverse texture e materiali.

Il progetto “Weaving Landscapes” vedrà, dopo il laboratorio di Rivalta, un secondo capitolo in occasione della rassegna Mantovarchitettura: la conferenza del 15 maggio (ore 10.30 Facoltà di Architettura dell’Università di Mantova), con la partecipazione dell’architetta di fama internazionale con base a Barcellona Benedetta Tagliabue.

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