Romanore, ecco come si era travestito l’uomo che si fingeva la madre defunta per la pensione

BORGO VIRGILIO – Ora sono spuntate anche le foto: ecco come l’infermiere disoccupato 56enne di Romanore ha tentato di imbrogliare gli impiegati dell’anagrafe del Comune di Borgo Virgilio, fingendosi la madre morta da anni. Una vicenda tragica, alla quale si aggiungono, ogni giorno che passa, dettagli grotteschi.

LA VICENDA

L’uomo, lo ricordiamo, si era presentato in Comune travestito da donna nel tentativo di rinnovare la carta d’identità della madre deceduta, così da continuare a percepirne la pensione. A incastrarlo il maldestro travestimento e la fotografia, che potete vedere, scattata durante la procedura di rinnovo.

Il finto travestimento era stato ideato per fingersi la mamma, deceduta probabilmente tre anni prima. Ma era impossibile passare inosservati: marcati tratti maschili e una pelle sicuramente diversa da quella di una donna ultraottantenne non potevano passare inosservati. La somiglianza c’era, ma l’effetto en travestì riporta alla mente una commedia all’italiana di qualche decennio fa. Dal vivo la corporatura robusta e la struttura evidentemente maschile, non hanno fatto altro che aumentare i sospetti.

L’impiegata, notando l’insieme artificioso – cerone pesante, lineamenti maschili appena celati, abbigliamento demodé – ha segnalato tutto ai superiori. Recuperata l’ultima foto ufficiale dell’anziana, la differenza è parsa lampante. A quel punto è stato allertato il sindaco Francesco Aporti, che ha allertato il comandante della Polizia Locale Federico Corradi.

Con una scusa, il 56enne è stato richiamato in municipio e poi, interrogato, è crollato di fronte alle domande del Comandante ammettendo di essersi finto la madre. Poi il sopralluogo in casa, con il rinvenimento del corpo mummificato dell’anziana donna, avvolto in alcune lenzuola e chiuso dentro un sacco a pelo custodito in lavanderia, di fianco ad un armadio.

La donna risultava titolare di una pensione di reversibilità del marito, medico, oltre a percepire redditi legati al patrimonio immobiliare. Le dichiarazioni dei redditi presentate annualmente, formalmente a suo nome, indicavano introiti attorno ai 53 mila euro. Sono in corso da parte dei carabinieri, gli accertamenti per capire per quanto si è protratta la truffa ai danni dello stato, perpetrata dal 56enne.