Rossi:”Duplice omicidio per chi uccide una donna incinta”

MANTOVA – Una mozione per il riconoscimento del reato di duplice omicidio nel caso di assassinio di una donna in gravidanza in stato avanzato. A presentarla il Consigliere comunale di Mantova Ideale, Stefano Rossi dopo l’omicidio a Senago di Giulia Tramontano, 29enne al 7° mese di gravidanza, uccisa a coltellate dal fidanzato.

“La legge italiana attualmente non prevede il riconoscimento del duplice omicidio in
caso di assassinio di una donna in gravidanza, indipendentemente dal mese di
avanzamento della stessa – si legge nel testo della mozione – ma allora, perchè se la legge attuale preveda la possibilità di abortire entro il terzo mese, dopo di che lo
si considera infanticidio, perchè l’omicidio di una donna dopo il terzo mese non può essere considerato duplice omicidio?
E ancora, nel caso di Senago, oltretutto, Giulia era al 7° mese di gravidanza, e nella tradizione popolare si parla di settimini per quelli che nascono al settimo mese, quindi è evidente si tratti di vita autonoma, unica, irripetibile.
Da qui la richiesta del Consigliere Rossi al Sindaco e alla Giunta di promuovere, insieme a Provincia di Mantova e Regione Lombardia, nelle opportune sedi del Governo, la richiesta di un intervento legislativo, affinché venga riconosciuto il duplice omicidio quando la vittima di un delitto è una donna in gravidanza in stato avanzato e giungere ad infliggere pene più gravi.

Altri casi in Italia di omicidio di donne in gravidanza
In Italia, ci sono stati purtroppo altri casi, dove, per l’omicidio di una donna in gravidanza ai rispettivi assassini è stata inflitta una pena unicamente per l’omicidio della mamma e non quella di duplice omicidio, vedi ad esempio gli omicidi nel 2001 di Silvia Cattaneo di 26 anni di Arese (Milano), nel 2003 di Monica Ravizza di 24 anni di Milano, nel 2006 di Jennifer Zacconi di 22 anni di Olmo di Martellago (Venezia), di Deborah Rossi di 21 anni di Stradella (Pavia) e di Carmela Cilento di 38 anni di Lodi, nel 2008 di Simona Tarso di 28 anni di Valmadrera (Lecco), nel 2014 di Marilia Rodriguez Silva Martins di 29 anni di Gambara (Brescia) e di Fiorenza De Luca di 28 anni di Grottaglie (Taranto), nel 2017 di Irina Bakal di 21 anni di Formeniga (Treviso) e di Anastasia Shakurova di 31 anni di Mestre (Venezia).