MANTOVA – “No, non sono assolutamente soddisfatto tanto che si è insistito con la Prefettura per avere un nuovo confronto sulle Rsa dopo quello di ieri”. A parlare è il segretario generale della Cisl Asse del Po Dino Perboni che commenta così il comunicato diramato ieri sera dalla Prefettura dopo il vertice in videoconferenza sulla situazione nelle Case di riposo mantovane tra il prefetto Carolina Bellantoni, Cgil, Cisl e Uil con anche le categorie dei pensionati e della funzione pubblica, Asst Mantova e Ats Valpadana.
Nel comunicato la Prefettura evidenziava che i sindacati si erano dichiarati “soddisfatti per l’incontro ritenendolo però non esaustivo”. “Abbiamo ringraziato il prefetto per aver organizzato l’incontro che avevamo richiesto ma non sono nè soddisfatto ne contento di quanto ho sentito dai responsabili delle Strutture sanitarie, ad iniziare dalla questione tamponi. Come sindacati abbiamo chiesto di nuovo che i tamponi vengano fatti a tutti gli ospiti e a tutto il personale e la risposta di Ats e Asst le quali dicono che ne sono stati fatti oltre 3 mila e non ne servono di più non mi soddisfa affatto. Partiamo infatti dal dato che nelle Rsa c’è stato il 51% di decessi in più – continua Perboni – Oggi ci troviamo in una situazione con gran parte del personale assente per malattia. Mi aspetto dunque che al più presto ci vengano spiegati quali modelli organizzativi e quali protocolli sanitari si intendano prendere per far fronte subito a una situazione che è drammatica”.
“Vogliamo poi sapere nel dettaglio qual’è il quadro preciso con il dato dei positivi e dei decessi, e chiediamo che d’ora in avanti ci sia un monitoraggio continuo delle Rsa andando ad intervenire finalmente, soprattutto in tutte quelle situazioni dove sono emerse delle pesanti criticità”.