Rubano a Sabbioneta e dintorni con la truffa del finto carabiniere: arrestati 3 malviventi

MANTOVA – Erano entrati in azione nella nostra provincia lo scorso 7 dicembre, con il consueto modus operandi: si spacciavano per appartenenti alle forze dell’ordine, e con questo stratagemma sono riusciti a compiere un furto a Sabbioneta, per poi spostarsi (e colpire nel Cremonese e nel Parmense. Ma tre malviventi, Adriano Sacco (31 anni), Angelo Bresciani (45 anni) e Angelo Demetrio (27 anni) non l’hanno fatta franca, e sono stati arrestati in flagranza di reato il giorno stesso dai carabinieri (quelli veri) del Nucleo Investigativo di Asti, nel corso di un servizio dedicato specificatamente al contrasto del fenomeno dei raggiri ai danni di persone anziane e dei furti in abitazione. I tre, residenti tra Asti e Cuneo, sono accusati dei reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, ricettazione, possesso di segni distintivi contraffatti in uso ai corpi di polizia e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni.

I militari, attorno alle ore 13:30, li hanno intercettati lungo l’Autostrada Piacenza-Torino: i carabinieri hanno tenuto particolarmente d’occhio la vettura occupata dai tre, un mezzo molto potente con targa contraffatta. L’automobile stava procedendo a forte velocità creando pericolo per i numerosi utenti della strada. I Carabinieri, sulla base delle diverse segnalazioni, hanno deciso di seguire ininterrottamente l’autovettura al fine di procedere al controllo in una adeguata cornice di sicurezza. Giunta al casello autostradale di Asti-Est, è stata fermata e sottoposta a controllo. Gli occupanti, circondati dai Carabinieri, hanno tentato di scappare a piedi nelle campagne circostanti, tentando pure di aggredire i militari, ma sono stati tempestivamente immobilizzati ed accompagnati presso la sede del Comando Provinciale.
A bordo dell’auto, a cui era stata applicata una targa contraffatta riconducibile ad un veicolo di uguale modello, sono stati rinvenuti numerosi oggetti preziosi e denaro contante, arnesi atti allo scasso e all’apertura di casseforti, falsi tesserini dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale, di aziende operanti nel settore idrico, bombolette con spray urticante, ricetrasmittenti sintonizzate sui canali delle Forze di Polizia e delle società autostradali, nonché altre targhe contraffatte.
Gli approfondimenti contestualmente effettuati hanno permesso di accertare che parte della refurtiva di valore trovata in possesso dei malviventi, fosse riconducibile a numerosi furti in abitazione commessi quella stessa mattina, per l’appunto, a Sabbioneta e nelle limitrofe province di Cremona e Parma. I tre soggetti, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati associati presso la Casa di Reclusione di Asti.
Nella mattinata odierna, all’esito dell’udienza di convalida: il Gip di Asti ha convalidato l’arresto applicando la custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre indagati.

In ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza è doveroso rilevare che la posizione degli arrestati, seppure – allo stato – gravemente indiziati dei delitti loro contestati, è al vaglio dall’Autorità Giudiziaria e sarà definita all’esito dell’emissione di sentenza di condanna passata in giudicato.

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