Sabbioneta abbraccia il nuovo parroco don Roberto Rota

SABBIONETA – Quattro parole come guida e impegno per il suo nuovo cammino pastorale: comunione, fraternità, gioia e gratitudine. Sono queste le direttrici che don Roberto Rota, nuovo parroco dell’Unità pastorale “Maria Madre della Chiesa” — che riunisce le parrocchie di Sabbioneta, Breda Cisoni, Ponteterra e Villa Pasquali — ha voluto indicare nel giorno del suo insediamento, celebrato ieri a Sabbioneta.
«Da oggi riceverete dal vescovo questo nuovo parroco che ha tanti difetti, ma che vuole camminare con voi fino a quando il Signore vorrà, tutti insieme “pellegrini di speranza” lungo le strade del mondo» ha detto don Rota al termine della messa di insediamento, presieduta dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
La giornata è iniziata al Santuario di Vigoreto, con un momento di preghiera e affidamento alla Madonna delle Grazie, cui è intitolata l’unità pastorale. Da lì, il nuovo parroco è stato accolto dalle famiglie dell’iniziazione cristiana in piazza d’Armi, prima della processione d’ingresso partita dalla chiesa dell’Incoronata, alla quale hanno preso parte anche i bambini e i ragazzi del catechismo, insieme al vicario parrocchiale don Claudio Mario Bressani e ai sacerdoti concelebranti.
Prima della celebrazione, il sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali ha rivolto il saluto della comunità civile, alla presenza anche del collega Stefano Belli Franzini, primo cittadino di Gussola, dove don Rota ha esercitato il ministero negli ultimi anni.
«La presenza di così tante persone oggi dimostra l’attesa e la stima con cui è stato accolto il suo arrivo nella nostra città» – ha detto Pasquali – «Il suo ruolo sarà fondamentale nel guidare la nostra comunità e nel rafforzare i legami tra tutti noi».
Il sindaco ha poi ringraziato i parrocchiani di Gussola per la loro partecipazione e ha ricordato come Sabbioneta, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresenti un luogo di “proficua convivenza religiosa nei secoli passati” e una “Città Ideale costruita dall’uomo, per l’uomo”. Nel suo discorso, Pasquali ha sottolineato anche la vastità e la ricchezza del territorio, con le sue diverse frazioni e il valore di un parroco capace di fare da collante tra le varie comunità. «Sono certo che, grazie alla sua esperienza e dedizione, il suo ministero rappresenterà un nuovo inizio ricco di opportunità per tutti noi. Siamo pronti a supportarla e a intraprendere insieme un cammino di crescita e rinnovamento».