SABBIONETA – Saranno ampiamente riqualificati, con adeguamento energetico e antisismico, i locali della Fondazione Isabella Gonzaga: le opere di ristrutturazione, che verranno avviate dal prossimo mese di agosto, e finiranno, si prevede, entro fine 2025, sono rese possibili dal superbonus 110%. Ad annunciarlo, con grande soddisfazione, il presidente della onlus Stefano Spallanzani, e i Consiglieri Alessandro Sarasini (vicepresidente), Franco Alessandria, Lorena Ghezzi, Luca Serini e a Marco Germiniasi, Segretario-Direttore. Sarà Iren smart solutions il general contractor per la realizzazione delle opere di ristrutturazione, che riguarderanno gli immobili di via della Stamperia 1 e piazza Libreria grande 1.
Iren smart solutions ha ritenuto importante collaborare con la Fondazione Isabella Gonzaga per il recupero di due prestigiosi edifici storici di Sabbioneta, riconosciuta nel 2008, con Mantova, come sito Unesco nella Lista del Patrimonio Mondiale proprio perché entrambe le città “offrono una testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante”. Il general contractor ha individuato come impresa esecutrice la Cooperativa Cattolica Costruzioni Edili di Reggio Emili,a che opera da oltre 50 anni nel settore delle costruzioni di edifici civili e industriali e delle ristrutturazioni e restauri di beni tutelati dalla Soprintendenza, come appunto sono i due complessi oggetto dei lavori.
La completa riqualificazione degli edifici, che costituiscono il significativo patrimonio immobiliare e culturale affidato alla Fondazione, per l’intera comunità di Sabbioneta è una notevole opportunità di salvaguardia degli edifici e di rilancio e sviluppo. Il complesso di piazza Libreria Grande, già Convento dei Servi di Maria, con l’adiacente chiesa dell’Incoronata fu costruito per volere di Vespasiano Gonzaga nella seconda metà del 1500 per poi divenire agli inizi del 1800, dopo secoli di alterne fortune, ospedale e poi casa di riposo fino al 2010. Sempre Vespasiano Gonzaga fece erigere in via della Stamperia, nella seconda metà del 1500, un convento e una Chiesa dedicata alla Beata Vergine affidandoli ai frati Carmelitani di Mantova. Nel 1780, con la soppressione della comunità dei Frati
carmelitani, il convento fu adibito ad orfanotrofio femminile fino al 1989 divenendo poi casa alloggio per minori.
L’intenzione, come afferma il presidente Stefano Spallanzani “è di riaprire la casa alloggio nello stabile di via della Stamperia, mentre per l’altro edificio avevamo pensato anche ad ospitare realtà di formazione professionale”. L’intenzione, ovviamente, è quella di destinare l’uso di questi immobili secondo le finalità previste dallo statuto della Fondazione: da qui a fine 2025 ci sarà il tempo per prendere gli accordi necessari.