Salvarani, non c’è due senza tre: chi è il nuovo sindaco di Porto

PORTO MANTOVANO – Dopo Maurizio e Massimo ecco Maria Paola: per la terza volta in 15 anni a Porto vince un sindaco che di cognome fa Salvarani. Classe 1984, nata a Mantova e da sempre residente a Porto Mantovano, la neo-sindaca Maria Paola Salvarani è sposata con il referente locale di Fratelli d’Italia Salvatore Scalia (“che ringrazio per il sostegno”, afferma sorridente) con il quale ha avuto un figlio di quasi quattro anni d’età. Si sono conosciuti a Urbino, dove entrambi frequentavano l’università e dove in qualche modo è cominciato l’impegno politico della Salvarani in qualità di consigliere degli studenti della facoltà di Lettere, presso la quale si è laureata in restauro. Non ha mai preso alcuna tessera di partito, anche se ammette “di essere in quota FdI”. In quanto al corso di studi, iniziati al Liceo Artistico, può vantare due lauree e un master in valorizzazione dei beni culturali.

Oltre alla politica, la nuova sindaca di Porto Mantovano ama lo sport – ha praticato atletica leggera e nuoto e tuttora ci tiene a tenersi in forma – e anche la musica, sia classica che leggera: non per niente è la coordinatrice del coro della parrocchia di Bancole.

Alla domanda su quale consiglio le abbia dato il padre Maurizio (sindaco di Porto dal 2009 al 2014) durante la campagna elettorale, risponde: “di essere vicina alle persone e mettere al centro il cittadino, un consiglio che ho ascoltato. Papà è molto contento”.

In quanto al segreto di questo successo elettorale, Maria Paola Salvarani non ha dubbi: il gruppo. “Sono molto contenta della squadra che abbiamo creato, così numeroso e coeso. Tutti hanno contribuito e lavorato insieme. Anche il volantinaggio porta a porta di queste ultime due settimane è stato effettuato in gruppo e mai come singole persone”.

Adesso la priorità è “conoscere la macchina organizzativa perché, nonostante la mia esperienza nel mondo della pubblica amministrazione, ogni ente è diverso e fa storia a sé. Bisogna capire il funzionamento del Comune e della società in-house Asep. E poi fare ciò che avevamo promesso in campagna elettorale, ovvero garantire la manutenzione ordinaria del patrimonio comunale: strade, verde, immobili”.