Salvini “taglia” lo sciopero dei treni, il sindacato Orsa protesta: “atto arrogante”

Non si placano le polemiche per l’ordinanza emessa dal ministro dei trasporti Matteo Salvini, che a poche ore dallo sciopero dei lavoratori di Italo e Trenitalia, ha di fatto imposto una riduzione a 12 ore (dalle 24 previste tra oggi 13 e domani 14 luglio) le astensioni dal lavoro. In una nota del sindacato Orsa il segretario generale Andrea Pelle definisce la decisione “un atto arrogante nei confronti dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali proclamanti, riteniamo lesivo della natura di uno sciopero, perfettamente aderente ai precetti legislativi vigenti, legittimare l’atto con l’urgenza di garantire ulteriormente la mobilità dei cittadini quando, nella realtà, il suo intervento garantirà certamente gli interessi degli imprenditori a scapito di dipendenti che attendono un aumento salariale da oltre un anno. Lavoratori che protestano, inoltre, contro condizioni di lavoro non più sopportabili, fintanto da rinunciare al posto di lavoro”.
“Sul merito della repentina riduzione a 12 ore dell’astensione, nel ribadire l’infondatezza delle motivazioni in essa contenute – conclude Orsa -, facciamo presente che i lavoratori potrebbero non venirne a conoscenza in tempo utile, pertanto riteniamo che gli stessi non siano sanzionabili qualora si trovassero ad aderire allo sciopero oltre l’orario determinato nel precetto”, ventilando eventuali ricorsi al Tar del Lazio.